Ibrahimovic vuole tornare in nazionale, nonostante gli screzi con il ct. Un messaggio su Twitter fa sperare i tifosi
Zlatan Ibrahimovic ha preso sulle spalle il Milan e l’ha guidato fino al primo posto in Serie A. La squadra di Pioli, in testa alla classifica, è una macchina da gol anche grazie allo svedese che mantiene numeri da record dopo il lockdown. Così gli è tornata voglia anche di tornare in nazionale, magari già dalla sosta di metà novembre.
La Svezia sarà impegnata in amichevole contro la Danimarca e in Nations League contro Croazia e Francia. Tifosi e giornali svedesi sono già in fibrillazione per il possibile ritorno di Ibrahimovic con la maglia della nazionale, che ha lasciato dopo l’Europeo 2016 in Francia.
Più volte si è parlato di un suo possibile ritorno, anche prima del Mondiale del 2018. Ma il suo rapporto conflittuale con l’attuale ct Andersson ha rappresentato un ostacolo al suo possibile ritorno. I tifosi però tornano a sperare e sognare.
Leggi anche – Ibrahimovic, 39 anni e non sentirli: lo svedese “provoca” Maldini sul rinnovo
Ibrahimovic, il tweet che apre al ritorno in nazionale
Long time no see pic.twitter.com/1VQR3PMh4s
— Zlatan Ibrahimović (@Ibra_official) November 2, 2020
“E’ da tanto che non ci vediamo” ha scritto su Twitter postando una vecchia foto da capitano della Svezia. Non è da oggi che Zlatan vorrebbe tornare a giocare in nazionale. Ma Jasse Andersson tende a mettere il gruppo davanti ai singoli, anche se tecnicamente influenti e mediaticamente potenti come Ibrahimovic.
“Siamo riusciti a qualificarci senza di lui e penso che potremo fare bene al Mondiale senza di lui. Noi giochiamo come un collettivo, Zlatan è un individualista” aveva detto il ct chiudendogli la porta prima dei Mondiali di due anni fa.
Di recente, dopo l’esclusione di Kulusevski dalla formazione titolare nella gara d’andata di Nations League contro la Francia, Ibrahimovic era tornato ad attaccarlo pesantemente. Lo aveva definito senza giri di parole un “incompetente”. Per Ibrahimovic, Andersson starebbe distruggendo “quello che io stesso ho costruito per 20 anni”. Così almeno parlava l’anno scorso. In attesa della prossima puntata.
Leggi anche – Ibrahimovic è il Milan: i numeri pazzeschi di inizio stagione
