Conte studia la nuova Inter dopo l’infortunio di Lukaku. Due le opzioni principali per le sfide contro Parma e Real Madrid
Antonio Conte studia la nuova Inter. Nel suo ufficio in cui ogni dettaglio trasuda passione per il calcio, come dimostra la foto già diventata un cult su Instagram, il tecnico nerazzurro medita sulle due opzioni per strutturare l’attacco. Alternative necessarie dopo l’infortunio a Lukaku che salterà almeno la prossima sfida di campionato contro il Parma e il fondamentale incontro d’andata nel girone di Champions League contro il Real Madrid.
La prima opzione è una sostituzione naturale, ovvero l’inserimento di Pinamonti dal primo minuto accanto a Lautaro. Il giovane centravanti grande protagonista con l’Italia ai Mondiali Under 20 del 2019, interpreta in chiave moderna il suolo di centravanti. Ha fisico e buona tecnica, apre gli spazi e dialoga con i compagni. Caratteristiche che un tecnico come Conte ricerca, non a caso ha cercato un profilo come Lukaku.
Come ha scritto Fabio Barcellona su Ultimo Uomo, Conte ha “riportato in Italia la sua peculiare visione del gioco di posizione (…). La volontà è quella di far fruttare velocemente i vantaggi posizionali ottenuti dalla ottima costruzione dal basso, attraverso una manovra rapida che coinvolge la coppia di attaccanti”.
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Inter, Conte e la tentazione del doppio trequartista
La seconda opzione riporta Conte a un’esperimento già tentato nella prima parte della scorsa stagione, ovvero il doppio trequartista. Lautaro Martinez, se questa fosse la strada per la sfida contro il Parma, agirebbe da punta unica con due centrocampisti avanzati e vicini alle sue spalle. Il “Toro” non è nuovo al ruolo, nella fase più acuta della crisi fra l’Inter e Icardi ha rappresentato il riferimento offensivo principale nel 4-2-3-1 di Spalletti. Inoltre, nemmeno per Conte si tratterebbe di una novità assoluta.
L’anno scorso, infatti, dopo la prima sosta per le nazionali, a San Siro contro l’Udinese schierò l’Inter con Lukaku centravanti unico supportato da Sensi e Politano. Il triangolo che si veniva così a formare serviva a rompere le linee compatte di un’Udinese molto coperta.
Contro il Parma, che con Liverani sta faticosamente cercando di cambiare pelle e votarsi al palleggio dopo diverse stagioni da “contropiedista”, potrebbero servire profili leggermente diversi a supporto di Lautaro. Dunque, Conte potrebbe avanzare Barella, che garantirebbe anche sufficiente equilibrio e copertura degli spazi nelle transizioni negative, e schierare Eriksen. Il danese può infatti anche raffreddare il possesso e attirare su di sé la difesa. In questo modo, l’Inter riuscirebbe un’altra delle peculiarità offensive del calcio di Conte, il cambio di gioco sul lato debole.
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