Ivan Gazidis fa il punto sui piani societari del Milan e mostra grande chiarezza nei confronti dei tifosi sugli obiettivi da raggiungere.
A distanza di quasi due anni dall’inizio del suo incarico nelle vesti di amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis è consapevole di come il compito che sta portando avanti sia tutt’altro che semplice (l’ultimo rosso di bilancio presenta numeri davvero elevati), ma gli ultimi risultati introdotti dalla squadra lasciano ben sperare. La squadra è composta da diversi giovani davvero interessati, a cui sono stati affiancati elementi di esperienza davvero importanti in campo e fuori come Zlatan Ibrahimovic e Simon Kjaer e ancora adesso dal post lockdown i rossoneri sono gli unici a essere imbattuti nel post lockdown.
La pandemia ha reso ancora più difficile la situazione del club a livello economico, ma il CEO è ottimista: “La crisi che tutto il mondo del calcio sta vivendo è certamente importante, il Covid ha reso tutto più difficile – ha detto durante l’evento virtuale dedicato al futuro dell’industria dello sport, organizzato per i 75 anni di Corriere dello Sport e Tuttosport -. E’ ancora difficile capire come riusciremo a superare questa situazione, ma vogliamo farlo”.
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La lunga esperienza all’Arsenal può essere certamente importante anche per aiutare il Milan a tornare ai vertici. Gazidis è convinto che il percorso intrapreso in questi mesi sia quello giusto: “Noi vogliamo che i tifosi siano orgogliosi di questa squadra e stiamo facendo il possibile affinché questo accada – ha detto ancora -. Vogliamo riportare la squadra in alto, questo deve accadere anche trasmettendo i valori del club ai giovani. Sono diversi i ragazzi che sono cresciuti qui in squadra, questo rende tutti noi consapevoli di quanto stiamo facendo bene. Abbiamo una visione chiara del Milan, quello che succede in campo è la cosa più importante. Ogni giocatore deve essere felice e onorato, i talenti presenti in rosa possono diventare grandi con questa maglia e questo non può che renderci felici”.
Non poteva mancare un accenno al fair play finanziario, una misura che ha fatto spesso discutere e che ha messo in difficoltà anche il club di via Aldo Rossi, ma il CEO la ritiene positiva: “E’ una misura che non può essere considerata perfetta, ma che ha dato risvolti positivi a tutti. Il modello di business deve essere rivisto. Gli appassionati vogliono sentirsi coinvolti in questo calcio. ma bisogna trovare la giusta soluzione” – ha concluso.
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