Zlatan Ibrahimovic non smette di segnare e solamente Robert Lewandowski gli è superiore per media realizzativa. I numeri a confronto
Infrangere record per un calciatore di 39 anni è un’impresa da pochi, ma si sa, Zlatan Ibrahimovic non è uno dei tanti attaccanti scesi su un terreno di gioco. Lo svedese sembra vivere una seconda giovinezza, una sorta di Benjamin Button del calcio, come si è lui stesso definito. Più invecchia, più segna. Migliora come il vino e il Milan se lo gode. Il percorso iniziato dopo il lockdown, con l’attaccante in campo, ha proiettato i rossoneri in una realtà completamente differente rispetto a quella in cui erano abituati fino a gennaio 2020.
Stagioni deludenti, pochi gol, mancanza di personalità, diverse gare sprecate, un mix di fattori che hanno reso per troppo tempo il “Diavolo“, una semplice comparsa. Con l’arrivo del classe 1981, però, la musica è cambiata. I numeri parlano chiaro: 26 risultati utili consecutivi, divisi in 21 vittorie e 4 pareggi. Da quanto Zlatan Ibrahimovic è tornato a vestire la maglia del Milan, i rossoneri hanno perso solamente 2 volte da gennaio ad oggi: nel Derby contro l’Inter finito 4-2 in rimonta per i nerazzurri e contro il Genoa, l’8 marzo, l’ultimo k.o. per gli uomini di Pioli. Un’ulteriore dimostrazione del peso specifico di Ibra in rosa? Prima del suo approdo, le sconfitte erano già state 8 dall’inizio dell’annata, quattro volte di più.
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Per quantificare in numeri e statistiche ciò che Ibrahimovic ha fatto dall’inizio del 2020, basta osservare i dati che ha riportato questa mattina Tuttosport. Con ben 39 compleanni alle spalle, lo svedese ha segnato 18 gol in 25 partite, una media da 0,72 a gara. Non solo, il centravanti del Milan realizza una rete ogni 45 minuti e solo un giocatore in tutta Europa ha fatto meglio, il Pallone d’Oro mancato Robert Lewandowski.
L’attaccante polacco del Bayern Monaco, la miglior squadra al mondo del momento, ha trovato un gol ogni 37 minuti, dati monstre, che esaltano ancora di più le doti di Zlatan, che compirà 40 anni il prossimo anno. Non è tutto, perché Ibra non poteva di certo non lasciare una ciliegina sulla torta, in questo caso chiamata doppietta. I dati di “OptaPaolo” riportano infatti che il centravanti è il primo giocatore nella storia a realizzare 3 marcature multiple nelle sue prime 3 partite disputate da quando la Serie A è entrata nell’era dei tre punti a vittoria (stagione 1994/95). Infinito.
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