Dalla vigilia dela gara contro il Celtic il Milan è costretto a rinunciare a Hakan Calhanoglu a causa di un problema alla caviglia. Il giocatore prova ad accorciare i tempi di recupero.
Hakan Calhanoglu è letteralmente rifiorito negli ultimi mesi grazie al cambio di ruolo, che gli permette di esprimere meglio le sue qualità tecniche, e alla possibilità di giocare al fianco di Zlatan Ibrahimovic, con cui ha una grande sintonia dentro e fuori dal campo. Proprio per questo il suo infortunio, arrivato proprio poche ore prima della trasferta di Glasgow, aveva preoccupato un po’ tutti, anche se i primi accertamenti medici avevano fatto scongiurare il peggio (il turco ha una distorsione alla caviglia).
La sua assenza in occasione della gara contro la Roma sembrava però pressoché certa (i medici hanno parlato di uno stop di circa dieci giorni). Non tutto potrebbe però essere perduto: nella giornata di domani, in cui i rossoneri svolgeranno la seduta di rifinitura, si farà un tentativo per provare a recuperare il turco. Le sue condizioni, infatti, appaiono in miglioramento e non tutto sembra essere perduto.
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In occasione della trasferta in Scozia l’assenza del numero dieci non si è praticamente fatta sentire. I rossoneri, infatti, hanno condotto la gara contro il Celtic senza troppe difficoltà e hanno così ottenuto tre punti fondamentali per il cammino della squadra in Europa League. Poter contare sul suo supporto, almeno a gara in corso, potrebbe essere però importante in vista del match contro la Roma.
Secondo quanto riportato da Milannews.it, la giornata di domani potrebbe essere importante per avere maggiori certezze sul suo possibile rientro. Già oggi il giocatore ha provato a forzare, ma è riuscito a svolgere solo lavoro personalizzato. Il dolore sembra essere diminuito, ma si vuole allo stesso tempo fare il possibile per evitare ricadute, soprattutto in considerazione degli impegni ravvicinati che i rossoneri devono affrontare. Proprio per questo la cautela sarà massima, ma già domani si capirà se potrà rientrare tra i convocati.
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