Celtic-Milan di 13 anni fa verrà per sempre ricordata come la partita in cui Dida uscì dal campo in barella per colpa di un tifoso
Era il 3 ottobre 2007 e la carriera di Dida con il Milan stava attraversando una fase di declino allarmante. Un precipizio ripido, che ha portato l’estremo difensore rossonero dalla gloria allo sfottò. Il portiere brasiliano, dal 2002 al 2005 è risultato determinante per i successi milanisti, con l’apice toccato nella finale di Champions League contro la Juventus nel maggio 2003, dove respinse i rigori di Trezeguet, Zalayeta e Montero.
Per rendimento e costanza, Dida è stato considerato uno dei migliori nel suo ruolo fino a quello sciagurato 12 aprile 2005, quando un bengala lo colpì nel Derby di ritorno contro l’Inter nei quarti di finale di Champions. Da quel momento si susseguirono stagioni altalenanti, con interventi buoni, ma anche numerosissimi errori che costarono sconfitte pesanti ai rossoneri. Il punto più basso venne però toccato nella stagione 2007/2008.
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Dopo la vittoria della Supercoppa Europea, l’estremo difensore brasiliano è entrato nella storia per i motivi sbagliati durante la seconda giornata della fase a gironi di Champions League contro il Celtic. Si giocava a Glasgow, dopo che il Milan aveva vinto per 2-1 il primo turno con il Benfica e gli scozzesi avevano perso contro lo Shakhtar Donetsk.
La gara è combattuta e dopo il vantaggio di McManus, ci pensò Kakà a pareggiare su rigore. La beffa arrivò però al 90′, quando Dida respinse male un tiro di Caldwell e McDonald in tap-in siglò il 2-1. I tifosi al Celtic Park esplosero di gioia e uno di loro riuscì ad invadere il terreno di gioco. Mentre era intento ad esultare si avvicinò a Dida e lo colpì in modo lieve, con un leggero schiaffetto sotto il mento. Dopo averlo inseguito per qualche metro, il portiere cadde all’improvviso e fece credere che l’avvenimento fosse molto più serio della realtà. Il portiere venne trasportato via addirittura in barella e sostituito da Kalac.
Dopo l’episodio, la UEFA decise di aprire un’inchiesta e i tifosi rossoneri condannarono il portiere per il suo comportamento. Anche il compagno di squadra e di nazionale, Kakà, si rese conto della sceneggiata e a fine gara dichiarò: “Nelson non ha fatto una bella figura”.
La Commissione disciplinare della UEFA emise la sentenza l’11 ottobre, infliggendo due giornate di squalifica a Dida (ridotte poi ad una sola in seguito all’appello), con annessa multa da 14mila euro. La brutta figura in mondo visione complicò notevolmente il prosieguo della carriera per il portiere, che lasciò il Milan nel 2010.
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