Hakan Calhanoglu si è infortunato ieri in allenamento e non sarà disponibile per la trasferta contro il Celtic Glasgow. Ecco come può cambiare lo schieramento del Milan senza il numero dieci.
È già giornata di vigilia in casa Milan, una delle formazioni più in forma del momento e ancora imbattuta nel post lockdown. I rossoneri, infatti, debuttano domani nella fase a gironi di Europa League, in cui affronteranno in trasferta un avversario non semplice come il Celtic Glasgow, ma che evoca dolci ricordi per i tifosi milanisti. Nel 2007, anno della conquista dell’ultima Champions League, c’era stato infatti un confronto memorabile con gli scozzesi, in cui era stato grande protagonista Kakà. Stefano Pioli si troverà però a gestire un’assenza che potrebbe rivelarsi pesante per la sua squadra, quella di Hakan Calhanoglu, che si è infortunato ieri in allenamento.
Il problema del turco si è rivelato meno grave del previsto e potrebbe portarlo a stare fuori non più di dieci giorni, ma difficilmente potrà tornare a disposizione lunedì, quando Donnarumma e compagni affronteranno la Roma e San Siro. Il numero dieci è letteralmente un altro giocatore in questo 2020, culminato con il ritorno di Zlatan Ibrahimovic, con cui forma una coppia decisamente affiatata dentro e fuori dal campo.
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I primi accertamenti a cui si è sottoposto Hakan Calhanoglu hanno evidenziato un trauma distorsivo alla caviglia sinistra. Un’assenza che spingerà Stefano Pioli a modificare l’assetto tattico della sua squadra quasi sicuramente. Al momento il favorito a sostituire il turco sembra essere Brahim Diaz, che ha già segnato il suo primo gol in campionato con i rossoneri.
Lo spagnolo, pur essendo giovanissimo (è un classe 1999) vanta già una buona esperienza in ambito internazionale e può essere l’elemento adatto per le sue doti tecniche e la sua capacità di inserimento nel gioco offensivo. È un elemento veloce, che può rivelarsi perfetto per sorprendere gli scozzesi. Tra le sue doti c’è anche la duttilità, che gli permette di essere schierato anche sulla fascia, sia a sinistra sia a destra. L’ex City e Real Madrid è stato voluto da Paolo Maldini proprio come jolly per la fase offensiva; ora potrà quindi avere l’occasione per giocare con continuità.
In alternativa, soprattutto se lo stop del numero dieci dovesse rivelarsi più lungo del previsto, il tecnico rossonero potrebbe puntare su Daniel Maldini, già schierato dal primo minuto contro il Rio Ave. In quell’occasione la prestazione del figlio d’arte non era stata delle migliore, ma dettata soprattutto da uno schieramento tattico non così ideale per lui. Il diciannovenne, infatti, aveva fatto il “falso nueve”, ma aveva avuto ben pochi palloni giocabili. Al fianco di un elemento come Ibrahimovic la sua tecnica potrebbe essere esaltata.
Difficile invece il rientro di Rebic, che si era infortunato al gomito in occasione della trasferta vittoriosa di Crotone. Il croato ha ripreso ad allenarsi con il gruppo, ma difficilmente potrà essere inserito tra i convocati.
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