Sinisa Mihajlovic sa bene cosa significhi convivere con problemi di salute importanti, Covid compreso, ma invita a non fare drammi anche in questa fase.
I numeri registrati negli ultimi giorni stanno iniziando a fare paura ed è per questo che il governo sta predisponendo nuove misure per fermare l’ondata di contagi da Coronavirus che sta diventando sempre più preoccupante. La Serie A continua però a giocare, nonostante gli ultimi casi riscontrati anche all’interno delle rose e rispettando il protocollo di sicurezza approvato. I controlli all’interno del gruppo sono rigorosi, proprio per tutelare la sicurezza di tutti. Giocare quasi del tutto senza pubblico non è certamente esaltante, come aveva sottolineato qualche tempo fa Sinisa Mihajlovic, convinto di come sia fondamentale per ora evitare gli allarmismi.
Il tecnico del Bologna ha conosciuto in prima persona il virus e sa bene come sia necessario seguire le normative in vigore, ma in attesa che possa esserci il vaccino provare a portare avanti la propria quotidianità è comunque possibile.
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Mihajlovic dice no agli allarmismi: il suo pensiero sul Covid-19
Proprio il Coronavirus e i contagi in aumento è stato uno dei temi che sono stati toccati da Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa, uno che sa bene cosa significhi dover essere cauti per preservare la propria salute. Nell’ultimo anno, infatti, l’allenatore ha dovuto lottare (e ha vinto) contro la leucemia, per poi dover iniziare la quarantena per combattere il Covid-19. Convivere con il virus è però possibile, come ha sottolineato la guida del Bologna.
“Il virus esiste, certamente, ma dobbiamo imparare a conviverci e fare il possibile per fare una vita il più possibile normale, senza troppi allarmi. Rispettare le regole ed essere cauti è importante, ma non dobbiamo fasciarci la testa. Non dobbiamo rinunciare a niente delle nostre cose più importanti. Mettere la mascherina e rispettare le distanze è importante, ma come in altre cose della vita spesso è la fortuna che influisce su un eventuale contagio. Non a caso, anche alcuni dottori hanno le idee poco chiare su come ci si contagi e spesso finiscono per contraddirsi. Me ne hanno dette di tutti i colori quando sono risultato positivo al tampone, ma io non sono certo uno sprovveduto nè mi muovo senza rispettare le norme. Guarda caso, io e mia moglie siamo stati insieme per tre settimane e abbiamo dormito insieme, ma lei non ha preso niente. Come è possibile? Per me, nel limite del possibile, è giusto andare avanti, continuare a giocare e continuare la vita di tutti i giorni”.
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