Il Derby di Milano ha visto trionfare i rossoneri di Pioli. Doppietta di Ibrahimovic che vale tre punti, fiducia e ambizioni. Le parole del mister rossonero dopo una prestazione incisiva contro un avversario importante.
Il Derby di Milano se lo aggiudica il Milan. La gara d’andata in Serie A va ai rossoneri, decisivo Ibrahimovic al rientro. Doppietta dello svedese che annulla il gol di Lukaku per l’Inter. Pioli conquista tre punti importanti nella stracittadina, danno morale, fiducia all’ambiente e motivazioni alla squadra. Forse davvero pronta a fare qualcosa di importante. Le parole del mister rossonero nel post partita:
Questa vittoria cambia le vostre ambizioni? Ibra era stanco al rientro?
“Io avevo già detto ieri che il risultato di oggi non cambiava niente, bravi a stare in partita e rispondere ad una grande squadra. Il nostro cammino è ancora lungo, possiamo fare ancora meglio. Ibra era stanco, ha chiesto il cambio ma non l’ho ascoltato: campione a livello di consapevolezza. Importante per tutti, oggi siamo stati sul pezzo e abbiamo dimostrato di avere imparato la lezione”.
Pensa che ci sia stata una notevole inversione rispetto al passato?
“Chi pensa troppo al passato non si gode il presente, io voglio che il futuro del Milan sia sempre migliore. Avremo tante difficoltà, ma possiamo migliorare e fare una crescita importante pur avendo un organico molto giovane”.
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Leao ha sorpreso tutti…
“Sì, devo dirti la verità sono rimasto sorpreso che nessuno si aspettasse Leao, gli abbiamo dato fiducia. Era giusto che lui trovasse ancor più continuità. Ci prendiamo dei rischi, ma dentro le strategie c’è sempre un’impronta generale che cerchiamo di seguire e portare avanti”.
Questo Milan può giocarsela per il vertice e la Champions?
“Io penso positivo, mi ritengo un ottimista. Secondo me tre quattro squadre hanno investito più di noi. Siamo comunque ambiziosi e cercheremo di fare bene con tutti, quattro a fine stagione saranno contente. Noi speriamo di essere felici”.
Cosa manca per ambire allo Scudetto?
“Tutti ragazzi molto giovani, per puntare allo Scudetto devi alzare il livello di qualità dei giocatori. Non è un percorso che puoi fare in un anno. Merito comunque della società di aver inserito dentro giocatori validi. Molti hanno risposto bene e stanno dando segnali importanti”.
Quanto è difficile gestire uno come Ibrahimovic: il vostro rapporto com’è?
“Ibrahimovic è facilissimo da gestire: un competitivo, disponibile e professionista. Quando c’è stima e fiducia reciproca le cose vanno bene. Lui dà sempre il massimo dal torello in allenamento alla partita della domenica“.
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