Inter, Luis Suarez ne ha per tutti: che critiche a Conte

Il modo di agire di Suning non piace particolarmente a Luis Suarez, leggenda dall’Inter, che non apprezza nemmeno il carattere di Antonio Conte.

Inter
Antonio Conte, allenatore dell’Inter (Foto: Getty Images)

In casa Inter si è più volte dichiarato di voler migliorare i risultati della scorsa stagione, in cui sono arrivati un secondo posto in campionato e una sconfitta in finale di Europa League, a conferma dell’ambizione della proprietà. Un’idea che non sarebbe però condivisa da una leggenda nerazzurra, Luisito Suarez, che non apprezza particolarmente il modo di agire di Suning.

L’ex attaccante continua a essere legato a quella che per anni è stata la sua squadra, ma non ritiene che ci sia l’ambizione di riportare la squadra in alto: “Ho giocato per l’Inter per nove anni e ho vinto due Coppe dei Campioni, ma poi ho lavorato per più di 15 anni con Massimo, il figlio di Angelo Moratti che mi ha ingaggiato come giocatore. Chi guida ora l’Inter, però, non mi ha mai considerato. Loro hanno un unico scopo da portare avanti: fare affari, vincere non è poi così importante. Emblematica la decisione di cambiare il nome al centro sportivo, che ora è diventato Suning, mentre ol nome di Moratti si vede appena. I cinesi non capiscono niente di calcio”.

Zhang Inter
Steven Zhang (Getty Images)

Potrebbe interessarti – Milan, Donnarumma carico per il derby: “L’Inter non fa più paura”

Suarez attacca Suning: l’ex Inter non apprezza la proprietà del club

Ma non è finita qui. Suarez non apprezza nemmeno chi siede sulla panchina dell’Inter, non tanto per il suo passato juventino, ma per il suo modo di agire: “Non mi piacciono gli allenatori che sanno solo fare richieste alla loro società e che continuano a pretendere nuovi giocatori. Questo li porta a credere che il merito di una vittoria sia solo loro, mentre senza giocatori non andrebbero da nessuna parte. Non servono cambi efficaci durante una partita, se non hai giocatori che sono in grado di cambiare un match. Conte è convinto di essere il capo, non solo pretende acquisti, ma anche uno staff lunghissimo, così se si decide di fare un cambio in panchina anche il club è costretto a indebitarsi. Lui sa solo lamentarsi, se non viene accontentato ha pure il coraggio di andarsene” – ha concluso.

Leggi anche – Inter-Milan, Conte: “Fermarsi sarebbe un disastro, Sanchez non è fuori”

Gestione cookie