Eduardo Camavinga ha avuto in dono la maglia di Cristiano Ronaldo dopo aver giocato contro il Portogallo. Quale sarà il destino della divisa dopo la positività di CR7?
Avere la maglia del proprio idolo è il sogno un po’ di tutti, soprattutto se si tratta di quella che è stata indossata in occasione di una partita importante. Questa, inevitabilmente, è destinata a diventare una sorta di cimelio intoccabile per chiunque. Una sensazione che avrà certamente provato anche Eduardo Camavinga, stella nascente della nazionale francese, che era riuscito a raggiungere il suo desiderio subito dopo la gara giocata dai transalpini contro il Portogallo.
Il ragazzo aveva espresso tutta la sua gioia attraverso i suoi profili social con una frase inequivocabile: “Non la laverò” – aveva detto, proprio per lasciare quella divisa inalterata, nello stesso modo in cui gli era stata consegnata. Ma ora che il fuoriclasse della Juventus è risultato positivo al Coronavirus questo modificherà la sua idea iniziale?
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Camavinga e la maglia di Cristiano Ronaldo: cosa farà il ragazzo?
Il 17enne, che milita nel Rennes, al momento non si è lasciato andare a commenti dopo essere venuto a conoscenza della positività di Cristiano Ronaldo al Sars Cov 2. La situazione, però, inevitabilmente inciderà sul ragazzo e sui suoi compagni della Nazionale francese, che dovranno ora essere sottoposti a un giro di tamponi per verificare di non avere contratto il Covid-19 dopo avere giocato contro il Portogallo.
Ma cosa accade a un tessuto indossato da un giocatore che ha contratto il virus? Il rischio che questo possa contagiare non è da escludere, anche se spesso i pareri degli esperti in merito sono stati discordanti. Quella divisa, inevitabilmente, resterà purtroppo “storica” visto quanto è accaduto al fuoriclasse della Juventus dopo la gara con i suoi connazionali.
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