Maurizio Sarri potrebbe tornare in panchina. L’ipotesi più suggestiva è il suo approdo alla Fiorentina. Le prospettive e gli ostacoli
Maurizio Sarri potrebbe presto tornare ad allenare. L’ipotesi più suggestiva riguarda un ritorno a casa, alla Fiorentina, squadra per cui faceva il tifo. La suggestione nasce da questo legame affettivo e dalle ambizioni del presidente Commisso che ha investito cifre significative sul calciomercato, ha preventivato una spesa di 80 milioni per costruire un centro sportivo in grande stile che dovrebbe essere pronto per il 2022. Ma la scelta degli allenatori, Montella prima e Iachini poi, non hanno del tutto convinto.
C’è anche chi ha osservato come i nuovi acquisti di questa stagione non siano del tutto in linea con le iniziali richieste dell’attuale tecnico. Iachini voleva un regista e un punta, ma sono arrivati giocatori come Borja Valero o Bonaventura che si inserirebbero bene in un 4-3-3 o in un 4-2-3-1. Un modulo molto più affine alla visione di calcio di Sarri. Le due sconfitte contro Inter e Sampdoria metterebbero dunque Iachini già in discussione.
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Sarri, l’ostacolo per il ritorno in panchina
L’approdo alla Fiorentina permetterebbe al tecnico di Figline Valdarno di tornare a casa. Certo, la questione centrale riguarda il suo ingaggio, quello che percepiva alla Juventus, di 5,5 milioni di euro l’anno. Una cifra che non sarebbe sostenibile per le casse della Fiorentina. Il tecnico è ancora ufficialmente sotto contratto con la Juventus fino al 2022. Ma il club potrebbe alleggerirsi del suo ingaggio, secondo quanto si apprende, attraverso il pagamento di una penale da 2,5 milioni di euro. Sarri sembra pronto a una nuova sfida, a rimettersi in panchina senza aspettare il 2022.
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