Il Milan conserva l’imbattibilità in difesa da tre gare, nonostante le assenze. E c’è già chi pensa al precedente della stagione 1993-94.
Complici gli impegni nei preliminari di Europa League, che hanno permesso alla squadra di qualificarsi alla fase a gironi, il Milan è stata la società che ha giocato di più in questa prima parte di stagione. Nonostante le fatiche, i rossoneri sembrano avere ripreso da dove avevano lasciato e sono infatti ancora imbattuti dal post lockdown. Ma è soprattutto un dato che può permettere a Stefano Pioli di sorridere: il rendimento della sua difesa, nonostante debba far fronte ad assenze importanti soprattutto al centro del reparto. Oltre a quella di capitan Romagnoli, si sommano infatti quelle di Musacchio e Duarte. Sulle fasce, invece, non è disponibile Andrea Conti, da tempo falcidiato dagli infortuni.
Nel corso di questi primi match la retroguardia è apparsa quindi immutata, con il quartetto composto da Calabria, Kjaer, Gabbia e Theo Hernandez, che hanno giocato sia in campionato sia in Coppa. Tutti per l’intera gara, ad eccezione del danese, che ha saltato una parte della partita contro il Bologna per un lieve problema fisico. Merito quindi anche loro se Donnarumma non è stato costretto a dover fare gli straordinari (lo ha fatto solo contro il Rio Avere, terminata con i calci di rigore a oltranza).
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Milan e i numeri della difesa: perché Pioli può sorridere
Come spesso capita, sono proprio i numeri quelli che danno l’idea di un andamento positivo. E nel caso del Milan, nonostante lo scetticismo nei confronti di alcuni elementi della rosa, parlano chiaro: zero reti subite nelle prime tre partite di campionato. Una vera svolta rispetto a un anno fa, quando Donnarumma aveva subito gol in sette delle prime nove partite, nella stagione precedente in tutte le prime dieci giornate.
Al momento è certamente prematuro sfoderare paragoni eccellenti, ma la situazione ricorda, seppure parzialmente, quanto accaduto nel 1993-1994, quando era arrivata la doppietta scudetto-Champions League. In quel periodo la difesa vantava nomi del calibro di Mauro Tassotti, Billy Costacurta, Paolo Maldini, Franco Baresi, Marcel Desailly, Christian Panucci, Filippo Galli, mentre a difendere i pali c’era Sebastiano Rossi. In quel campionato erano state ben sette le gare senza reti al passivo: 0-1 a Lecce, 1-0 a Genoa, 0-0 con il Piacenza, 2-0 all’Atalanta, 2-0 alla Roma, 0-2 a Cremona con la Cremonese, 0-0 con la Lazio. Una serie positiva interrotta dal Fogglia di Zeman: 1-1, rete di Kolyvanov. Il primo esame per saperne di più è già alle porte e non potrebbe essere più indicativo: avversario dei rossoneri sarà l’Inter, che segna da ben dieci incontri consecutivi.
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