Federico Chiesa (Foto: Getty Images)
Daniele Pradè, ds della Fiorentina, non ha alcun rimpianto per la cessione di Federico Chiesa alla Juventus e non manca di criticare l’atteggiamento dell’entourage.
Proprio nelle utime ore di questa sessione di calciomercato è diventato ufficiale il passaggio di Federico Chiesa alla Juventus. Una scelta che non è stata particolarmente apprezzata dai tifosi viola, che si sono sentiti traditi da uno dei giocatori più rappresentativi della rosa, che in occasione dell’ultima partita disputata aveva anche indossato la fascia di capitano. Il trasferimento permetterà però al club toscano di ottenere un introito importante (si tratta di un prestito con obbligo di riscatto), ma anche di non avere più tra le sue fila un giocatore che avrebbe potuto apparire scontento e rendere meno.
A sottolineare questo aspetto è stato il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, durante la conferenza di fine mercato allo stadio Franchi, che arriva anche a fare mea culpa su una decisione presa recentemente. Permettere che il giocatore indossasse la fascia è stato un errore.
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“Abbiamo sbagliato a dare la fascia di capitano a Chiesa. Cederlo è stata un’ottima operazione, per noi è stato come toglierci un peso. Alla fine si è trasformata in una telenovela, questo poteva finire per distrarre la squadra. Non posso negare che la famiglia Commisso sia rimasta delusa dal modo di fare di Federico. Da parte nostra c’è stata anche la volontà di proporre un nuovo contratto. Saremmo stati disponibili a un rinnovo, ma lui non ha mai avuto questa intenzione. Sarebbe bastato che ci fosse almeno un 5% di possibilità, ma se dall’altra parte c’è una totale chiusura tutto diventa inutile”.
La Fiorentina non è comunque rimasta con le mani in mano e ha già trovato il suo sostituto. Il club ha deciso di puntare su un giocatore di esperienza come Josè Maria Callejon, che era ormai svincolato dal Napoli: “Non abbiamo alcun dubbio su di lui, abbiamo fatto la scelta giusta. Le offerte non gli mancavano di certo, ma ha dimostrato di credere nel nostro progetto. Noi lo volevamo anche se Chiesa fosse rimasto, apprezziamo chi crede nella nostra squadra, come già ha fatto un campione come Ribery” – ha concluso.
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