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Calcio

Serie A, caos positivi: il protocollo è incompleto. Cosa succede in Europa

La Serie A si è trovata impreparata davanti al focolaio scoppiato al Genoa: andiamo a scoprire come si comportano gli altri campionati europei in caso di positività al Covid-19.

Il Covid-19 è tornato a spaventare il mondo del calcio. Dopo un apparente ottimismo, i numeri dei contagi stanno tornando a salire investendo anche le squadre del nostro campionato. In particolare il Genoa che, scoprendo 14 casi positivi nel gruppo squadra (11 calciatori), ha fatto scattare l’allarme e rilanciato l’ipotesi di uno stop. La situazione è tutta in divenire, soprattutto perché la Serie A non aveva messo in conto una situazione simile.

Nel protocollo sanitario non c’è una regola generale che determini il rinvio immediato delle partite in base a quanti giocatori siano disponibili. Finora le positività sono state trattate come semplici infortuni e non ci si è mai chiesti, sottovalutando il problema, come comportarsi davanti a un focolaio: si gioca lo stesso o scatta il rinvio della partita (in questo caso Genoa-Torino)? La domanda troverà una risposta nelle prossime ore quando la Lega Calcio prenderà una decisione e probabilmente metterà dei paletti per il futuro, cercando di evitare un pericoloso precedente.

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Serie A, come si comportano gli altri campionati in caso di positività?

Eden Hazard (Getty Images)

Dopo appena due giornate di Serie A, si torna a parlare di quanto il Covid possa influenzare e incidere sul regolare svolgimento del torneo. In Italia non c’è una norma univoca che regoli la sospensione o il rinvio delle partite, diversamente dalle altre federazioni europee. Ognuna di queste ha stabilito una propria procedura da seguire, come mostra l’analisi pubblicata dal “Corriere dello Sport”.

In Liga per esempio bastano 13 tesserati (almeno cinque della prima squadra) per disputare una partita, in Bundesliga non c’è un tetto limite ma si tende a evitare la quarantena di gruppo mentre in Ligue 1 servono almeno 20 giocatori negativi per squadra su una lista totale di 30. In Premier League invece si concede il rinvio soltanto se una squadra non arriva a 14 calciatori, comprendendo anche gli Under 21 con contratto da professionista. Infine secondo la UEFA è obbligatorio giocare se ci sono almeno 13 disponibili (almeno un portiere) come più o meno succede in Spagna. Quale linea sceglierà il nostro campionato?

Leggi anche – Serie A, il sottosegretario Zampa: “Il campionato va fermato”

Matteo Sfolcini

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Matteo Sfolcini

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