Al momento gli indagati fanno parte dell’università: il rettore Giuliana Grego Bolli, il direttore generale Simone Olivieri, i docenti Stefania Spina e Lorenzo Rocca, l’impiegata Cinzia Camagna. La Spina, incaricata di preparare il candidato per l’esame, in una delle intercettazioni riportate dai magistrati, dice: “Ho chiamato Lorenzo Rocca (l’esaminatore), che gli ha fatto la simulazione dell’esame e abbiamo praticamente concordato quello che gli farà l’esame!”. In un’altra conversazione, confessa che l’uruguagio “non spiccica na parola” ma “deve, passerà, perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1”.
Dalle rivelazioni del Corriere della Sera, però, emergerebbe anche quella che Fiorenza Sarzanini definisce una “trattativa” in cui l’avvocato Turco avrebbe promesso conseguenze positive per l’ateneo. L’avvocatessa avrebbe infatti promesso a Olivieri che avrebbe mandato a Perugia tutti gli altri giocatori extracomunitari a cui sarebbe servito sostenere l’esame di italiano per poter essere tesserati come comunitari. Olivieri garantisce che verrà fatto il necessario per risolvere la questione. “Quanto basta ai magistrati per ipotizzare il reato di corruzione e delegare ulteriori verifiche” scrive il Corriere della Sera.
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