Selvaggio Sarri, il colonnello della Guardia di Finanza che sta coordinando le indagini in merito all’esame di italiano sostenuto da Luis Suarez, chiarisce la posizione del calciatore e della Juventus.
La Guardia di Finanza ha deciso di vederci chiaro a pochi giorni dall’esame di italiano sostenuto da Luis Suarez a Perugia per ottenere la nostra cittadinanza. Le indagini sono in corso, ma le prime anticipazioni su quanto sta emergendo sono arrivate da Selvaggio Sarri , il Colonnello che sta coordinando i lavori. Pur sottolineando il ruolo della vicenda, che sembrava essere sul punto di acquistare il calciatore, il club bianconero non correrebbe particolari rischi.
Tra le accuse che sono state mosse c’è quella di falso ideologico, ma sono diversi gli aspetti che devono essere ancora chiariti. Tra questi c’è l’accordo sottoscritto con il candidato in merito all’organizzazione della prova, oltre al punteggio ottenuto dal calciatore, che sarebbe stato attribuito già prima che il test venisse eseguito. I tifois del club bianconero dovrebbero comunque stare tranquilli: “È stata la Juventus a organizzare l’esame – sono state le parole di Sarri a Radio Punto Nuovo, ma non abbiamo riscontrato pressioni di alcun tipo affinché Suarez avesse esito positivo”.
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Come è nata l’indagine sull’esame di Suarez
Il Colonnello ha voluto spiegare cosa abbia spinto le Fiamme Gialle a chiarire meglio cosa sia accaduto a Perugia solo pochi giorni fa. “Non c’è stata una motivazione particolare che ci ha spinto ad aprire un’indagine, tutto è avvenuto un po’ per caso – ha detto Sarri –. A febbraio abbiamo iniziato ad avere il sospetto che non tutto avvenisse in modo regolare presso l’Università per Stranieri di Perugia. Mentre eravamo al lavoro è arrivata la richiesta di una squadra di Serie A di far sostenere l’esame di italiano a Suarez. La Juventus si è mossa perché era interessata ad acquistare il giocatore e l’ateneo non aveva mostrato alcuna contrarietà nell’aiutarla in questo percorso. Al test si è presentata però una persona che non aveva alcuna conoscenza dell’italiano. L’attaccante ha ottenuto una certificazione di livello intermedio, ma abbiamo riscontrato che tutto fosse stato deciso già da prima del suo arrivo”.
Ma cosa potrebbe comportare questo modo di agire? “Non sono state evidenziate pressioni esterne di alcun tipo, sono stati gli addetti dell’Università a muoversi in questo modo, attratti dalla popolarità di Suarez. Al momento la Juventus non risulta indagata. Anche il giocatore può stare tranquillo, non andrà incontro ad alcuna sanzione. Sono i pubblici ufficiali quelli che possono andare incontro a conseguenze importanti. Si contesta il reato di rivelazione del segreto d’ufficio e, successivamente, nel momento del verbale falso, si ha la falsità ideologica di pubblici ufficiali in atti pubblici” – ha concluso Sarri.
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