Il Milan affronta il Bologna a San Siro nel Monday Night di Serie A. Pioli batte l’ex illustre Mihajlovic con due gol di Ibrahimovic, decisivo di testa e su rigore. La prima partita in casa nel segno dello svedese.
Sinisa Mihajlovic sfida il suo recente passato. Milan-Bologna non è mai una sfida qualunque per le suggestioni che si porta dietro. I rossoneri coltivano ambizioni europee, ma con i rossoblu all’esordio non è mai semplice. Infatti i ragazzi di Sinisa sfiorano subito il gol con una interessante ed insidiosa conclusione di Soriano che sfiora il palo. Il giocatore è riuscito a imprimere forza e precisione al tiro che ha impensierito la retroguardia del Milan. Reazione rossonera con Theo Hernandez, servito a rimorchio da Calhanoglu al 6′, palla che attraversa l’area di rigore senza creare eccessivi problemi alla difesa milanista.
Ibrahimovic, all’11, tira fuori un pezzo di bravura sul break di gioco iniziato da Calabria: scambio con il collega, per poi farsi beffe di Tomyasu con il tacco creandosi lo spazio per il tiro e la palla accarezza il palo lontano. Calhanoglu, qualche minuto più tardi, imita lo svedese con una conclusione di forza che termina fuori. Il Milan c’è. Il Bologna, dopo i primi minuti in avanti, tiene botta al quarto d’ora di gioco.
Il passare dei minuti permette ai ragazzi di Pioli di gettare la propria impronta sulla gara: prima ci prova Gabbia al 26′ che non riesce ad inquadrare la porta dopo essersi ritrovato il pallone fra i piedi sull’evoluzione di un buon cross, mentre al 28′ vicino al gol arriva Bennacer su provvidenziale imbeccata di Ibra. Tocca Skorupski, il centrocampista non trova il tocco vincente che invece riesce al collega svedese: Ibrahimovic, infatti, apre le marcature al 35′ con uno stacco di testa imperioso che capitalizza nel migliore dei modi l’assist di Theo Hernandez. Beffata la difesa del Bologna. Il primo tempo si chiude con il Milan avanti di un gol, Ibra nuovamente decisivo.
Milan-Bologna: i momenti salienti del match
La seconda frazione inizia con il primo cambio tra le fila dei rossoneri: Castillejo lascia il posto a Saelemaekers, mentre Ibrahimovic impegna nuovamente Skorupski nelle prime battute di seconda frazione: l’ex Roma può soltanto deviare la palla in corner sul tentativo del centravanti rossonero. Al 50′ Orsolini atterra Bennacer in area di rigore, l’intervento è al limite ma per l’arbitro – dopo il consulto VAR – non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Va Ibrahimovic dal dischetto e il Milan trova il doppio vantaggio su un tentativo imparabile dagli undici metri. Tre minuti dopo, tenta una percussione in area Kessiè: il centrocampista si crea il giusto spazio per il tiro, ma la conclusione s’infrange sul muro rossoblu. Stavolta la retroguardia avversaria è attenta.
2-0 il punteggio in favore della squadra di Pioli che gestisce la gara a San Siro. Bologna leggermente spento nella fase centrale di frazione, il doppio vantaggio è stato un colpo psicologico non indifferente: entrano Skov Olsen e Sansone, al posto di Orsolini e Dominguez. Mihajlovic vuole dare una smossa, i rossoneri potrebbero andare in sofferenza nel finale. Ultima mezz’ora di gioco ancora nel segno di Ibra che, al 62′, dribbla il portiere avversario e si divora il gol della possibile tripletta: nulla da fare, soltanto un’occasione in più a tinte rossonere. Il cronometro comincia a correre più veloce nelle ultime fasi di gioco.
Per questo servono forze fresche in campo: Pioli chiama Diaz e Duarte negli ultimi venti minuti per far rifiatare Calhanoglu e Kjaer. Esordio anche per Tonali a San Siro, al posto di Kessiè, nell’ultimo quarto d’ora ma il match si chiude sul 2-0 con il sussulto conclusivo di Theo Hernandez che impegna Skorupski concludendo al volo centralmente. Rossoneri sempre in condizione, mai in discussione nei novanta minuti più recupero. Il Bologna, dopo un buon primo tempo, ha mollato gli ormeggi per poi impegnare Donnarumma a dieci minuti dal novantesimo con Skov Olsen e Santander che, cinque minuti dopo, colpisce il palo ma non è bastato. Espulso anche Dijks appena prima dell’extra-time di quattro minuti assolutamente pleonastico.
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