Gli stadi di Serie A riaprono al pubblico: il governo ha ufficialmente autorizzato l’apertura di tutti gli impianti fino a un massimo di 1000 spettatori.
I tifosi tornano allo stadio. Nel primo giorno della Serie A 2020/21, aperta dalla vittoria della Fiorentina sul Torino, arriva una grande notizia per il calcio italiano. Dopo una riunione tra i ministri Spadafora, Speranza e Boccia e il presidente della conferenza delle Regioni Bonaccini è arrivato il tanto atteso via libera. Da domani e fino a mercoledì 7 ottobre, quando scadrà l’attuale decreto, tutti gli impianti sportivi potranno ospitare un massimo di 1000 spettatori per i “singoli” eventi. La stessa delibera che già alcune ordinanze regionali (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) avevano stabilito nei giorni scorsi.
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Serie A, Spadafora: “E’ un esperimento, ora nessuna disparità tra squadre”
La decisione del governo sarà sottoposta a un periodo di sperimentazione, come spiega il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: “Ho chiesto, al fine di non creare disparità tra le squadre, di estendere l’apertura degli stadi a tutto il territorio nazionale. Al momento è un’ordinanza provvisoria in vista delle prossime aperture che spero possono rientrare in unico protocollo. La percentuale di tifosi si definirà in base alla capienza reale di ogni singolo impianto sportivo, sempre col massimo della cautela per non essere nuovamente costretti a chiudere. Non ci possiamo permettere fughe in avanti”.
Oggi tra l’altro, in occasione dell’amichevole tra Inter e Pisa, lo stadio di San Siro aveva riaperto le porte ai suoi tifosi dopo 220 giorni. Un primo passo verso la normalità, come testimoniano le immagini in rete, che finalmente restituisce una cornice, seppur ridotta, di pubblico. Ovviamente solo i più fortunati riusciranno a strappare i pochi biglietti, probabilmente selezionati dalle società, ma è già una mezza vittoria.
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