Premier League, allarme stadi chiusi: il premier Johnson ci ripensa

La Premier League prevede perdite milionarie per i club a causa della mancata presenza del pubblico negli stadi. La richiesta è di una riapertura parziale ma il premier britannico, Boris Johnson sembra pensarla diversamente

Un vero salasso quello che attende la Premier League, al via sabato 12 settembre con la prima giornata del campionato 2020-21. Richard Masters, amministratore delegato della FA, ha ribadito, in un’intervista alla BBC che una notevole parte delle perdite già preventivate per i mancati introiti dovuti al Covid sarà dovuta all’assenza di pubblico negli stadi.

Una conclusione – diremmo ovvio – ma ben più importante in un campionato come quello inglese che ha negli impianti tutti esauriti e nel merchandising collegato introiti decisamente superiori rispetto a quelli delle altre leghe europee. “Non si può andare avanti per sempre con gli stadi chiusi“, ha confermato Masters il quale ha poi quantificato in 700 milioni di sterline il possibile ammanco derivante dall’assenza del pubblico.

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Premier League, il premier Johnson e la questione stadi

Una dichiarazione quella di Masters che è sembrata anche un invito alle autorità al fine di prendere provvedimenti che possono quantomeno lenire l’ormai certo disagio economico destinato a impattare su molti club. Il premier Boris Johnson, tuttavia, sembra pensarla diversamente. Dopo la parziale apertura estiva al possibile ritorno del pubblico negli stadi, il primo ministro britannico avrebbe intenzione di modificare i piani

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Il repentino aumento dei contagi impone la massima prudenza. Johnson lo ha ribadito in un briefing con i suoi a Downing Street nel quale è stata avanzata la proposta che, a breve dovrebbe ratificata, di non riaprire gli stadi dal 1 ottobre. La disposizione, di fatto, è un’applicazione di quella prevista dal 14 settembre che impone il divieto di assembramento per più di 6 persone con conseguenti ammende per i trasgressori.

Dunque, mentre in Eredivisie olandese e in Ligue 1 in Francia, il pubblico è tornato in tribuna per Premier, Serie A e Liga, i tempi sembrano davvero molto più lunghi con buona pace dei supporters e dei club.

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