Luis Enrique, oggi ct della Spagna, conosce bene l’ambiente di Barcellona. Secondo l’allenatore non tutto sarebbe perduto in caso di addio di Lionel Messi al club.
Dopo un tira e molla durato diversi giorni, Leo Messi ha alla fine deciso di restare al Barcellona. L’argentino ha sottolineato di non avere voluto andare contro quella che è la sua squadra da sempre, anche se ormai da tempo aveva manifestato il suo malcontento alla società. Certamente, nonostante il “lieto fine”, entrambe le parti non ne escono al meglio. A esserne felici sono comunque i tifosi, che erano arrivati a scendere in piazza a sostegno del numero dieci, invitando il presidente Bartomeu alle dimissioni.
Il rischio che tra un anno si possa arrivare a una situazione analoga, ma questa volta con un epilogo differente, è però concreto. Il giocatore, infatti, potrebbe tornare a sostenere di voler far valere l’ormai famosa clausola inserita nel suo contratto. Se questo dovesse succedere, però, a farne le spese sarebbe soprattutto il club, che perderebbe un giocatore che ha scritto pagine importanti di storia, oltre al rischio di non poter nemmeno ricavare niente dalla sua cessione. La “Pulce” non è ormai più giovanissimo, ma può essere ancora importante per una formazione come quella blaugrana che punta a tornare ai vertici dopo gli ultimi mesi poco positivi.
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Quali conseguenze in caso di addio tra Messi e il Barcellona? Non tutti sono disfattisti
A sorpresa, c’è chi è convinto che un’eventuale partenza di Messi non possa essere così negativa per i catalani. E a pensarlo è uno che lo conosce bene e che in passato ha avuto anche la possibilità di allenarlo: Luis Enrique, oggi ct della Spagna.
Il tecnico conosce bene l’ambiente di Barcellona, dove ha militato anche da calciatore, e prova a guardare con ottimismo all’idea di una sua possibile partenza. “Si tratta di una situazione particolarmente delicata, forse è meglio che io non dica quello che penso davvero a riguardo. Avrei certamente preferito potesse essere stato raggiunto un accordo in maniera più conciliante. Il Barcellona vanta una storia lunghissima, è stato fondato nel 1899 e in situazioni come queste è innanzitutto l’interesse del club che deve prevalere. Nel corso di questi anni la presenza di Leo in squadra è stata fondamentale, è stato anche grazie a lui che si è riusciti a vincere tutto, ma prima o poi l’addio sarà inevitabile. Tutti noi ci augureremmo che quel momento possa avvenire con serenità da entrambe le parti”.
Nonostante la “pace” dichiarata dei giorni scorsi, secondo la stampa spagnola il giocatore non si sarebbe ancora presentato per sottoporsi al tampone al pari degli altri compagni.
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