Il Milan ha pubblicato in un video le prime parole di Zlatan Ibrahimovic dopo l’annuncio ufficiale del suo rinnovo in rossonero. “Voglio vincere sempre” dice
“Questa è casa mia”. Così Zlatan Ibrahimovic ha commentato su Instagram il rinnovo ufficiale del contratto con il Milan. Il profilo Twitter della società rossonera ha pubblicato un video di oltre sei minuti in cui raccoglie i primi messaggi dello svedese dopo la sua conferma in rossonero. Lo svedese ha spiegato perché è tornato alla maglia numero 11. “Con la 21 non ero io” ha detto, “questo è il mio numero”.
Gli obiettivi di Ibra sono chiari. “Io voglio vincere sempre” dice. “Sono qui per riportare il Milan dove deve essere. Bisogna lavorare, fare sacrifici ma secondo me gli ultimi sei mesi della stagione scorsa hanno fatto capire a tutti cosa serve per arrivare ai nostri obiettivi”.
Ibrahimovic ha ringraziato società e allenatore, con cui ha detto di aver parlato a lungo anche in vacanza. La sua età, aggiunge, non sarà un problema. “Penso solo al calcio, a quello che devo fare per aiutare la squadra, stare in forma e soddisfare i tifosi. Il Milan deve lavorare, crederci, giocare con tanta fiducia e tanto orgoglio. Quando metti la maglia del Milan, è una cosa grande ma ti porta pressione perché devi fare risultati”.
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Milan, Ibrahimovic: “Non devi mai sentirti soddisfatto”
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Pressione che ha sentito anche il turco Calhanoglu, che indossa una maglia diversa dalle altre, ha detto Ibra. “Chi ha portato la dieci del Milan ha fatto grandi cose. Quando l’ho conosciuto al Milan gli ho detto: ‘Avere la 10 del Milan è una grande responsabilità, ma se lavori duro lo farai bene’. Negli ultimi sei mesi l’ho visto allenarsi, impegnarsi in modo incredibile, ma non deve smettere”. Ha anche un consiglio ulteriore da dare al compagno di squadra. “Non devi mai sentirti appagato, non devi mai essere soddisfatto”.
Ibrahimovic spera che i tifosi possano tornare presto allo stadio e fa il suo in bocca al lupo ad Andrea Pirlo per l’inizio della sua nuova avventura. “Si vedeva da calciatore che pensava diversamente, vedeva il calcio già da allenatore. Si capiva che sarebbe diventato un allenatore da come parlava di calcio. Sono contento per lui che avrà la possibilità di allenare un grande club come la Juve”.
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