L’Inter perde in finale di Europa League contro il Siviglia. Antonio Conte mastica amaro e commenta, nel post partita di Sky Sport, la sconfitta di Colonia.
L’Inter è andata vicino all’impresa, ma senza riuscirci. La sconfitta per 3-2 contro il Siviglia a Colonia in finale di Europa League lascia l’amaro in bocca. L’obiettivo era a un passo, ma è sfumato nel finale dopo una partita combattuta sino alla fine dei novanta minuti e anche oltre. La legge del calcio, però, è spietata: coppa al Siviglia e ai nerazzurri restano, forse, i rimpianti. Antonio Conte, comunque, ha portato l’Inter a giocarsi una finale europea dopo dieci anni. Le parole del tecnico nerazzurro ai microfoni di Sky Sport:
Che partita è stata?
“La partita è stata dura ed equilibrata. Nel secondo tempo l’episodio poteva spostare la partita, autogol sfortunato di Romelu. Il Siviglia stava abbassando l’intensità, il rimpianto arriva fino a un certo punto. I giocatori hanno dato tutto quello che potevano contro chi comunque l’Europa League l’ha già vinta diverse volte”.
Questa stagione le lascia qualche certezza per il futuro?
“Certezza del fatto che il gruppo è cresciuto in maniera importante lavorando tutto l’anno arrivando a giocarsi una finale di una competizione. Abbiamo tanti giovani che hanno fatto esperienza, giocare una finale dà tanto a livello di autostima e convinzione. Dobbiamo rientrare a Milano, ci prenderemo due o tre giorni di vacanza e poi a mente fredda ci incontreremo per fare una disamina di tutta la stagione in maniera serena per pianificare il futuro dell’Inter con o senza di me”.
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Inter, Antonio Conte futuro incerto: “Anno bellissimo ma duro, ne è valsa la pena”
Cosa accadrà nei prossimi giorni?
“Non lo so quello che accadrà, è giusto riposare un paio di giorni per poi affrontare la situazione per il bene dell’Inter nella massima cordialità con tutti. Non c’è astio con nessuno, soltanto cordialità, ma è stata un’annata bellissima e molto dura. Ringrazio la proprietà, ne è valsa la pena e ringrazierò sempre loro per questa opportunità che mi è stata data. Il mio punto di vista lo dirò in occasione di confronto dopo aver smaltito queste fatiche. È giusto costruire qualcosa di importante sotto tutti i punti di vista e a prescindere da tutto è stata una bella esperienza quest’anno. Ho dato tanto. Ho ricevuto tantissimo da parte dei miei calciatori, ora dobbiamo rifiatare e recuperare energia per fare le dovute valutazioni”.
C’è del rancore con la dirigenza? Lo strappo si può ricucire insieme?
“Non c’è nessun rancore, non penso che la dirigenza ce l’abbia con me, né io ce l’ho con loro. È questione di punti di vista e situazioni che, con tutto il rispetto per tutti, hanno a che vedere con il privato visto che ho anche una famiglia. Devo capire se alcune situazioni influiscono anche sul lato familiare allora non va bene. C’è un limite a tutto. Situazioni che chiariremo senza problemi. Ho fatto un percorso bello, ma molto molto tosto sotto tutti i punti di vista. Se si potrà migliorare, si migliorerà. Altrimenti le mie parole le conoscete bene”.
Qual è il problema principale?
“Sai, qualcosa è successo. Bisogna capire se c’è la volontà e la voglia da parte di tutti di passare un’altra annata – dal mio punto di vista – in questa maniera. A queste persone (compreso Marotta) dirò sempre grazie, detto questo capitano delle cose ed è giusto capire cosa fare perché è stata un’annata durissima, un’altra stagione così la posso gestire fino a un certo punto. Se il lavoro va a intaccare la vita privata non va più bene”.
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