Siviglia-Inter, la moviola della finale di Europa League. L’Inter la sblocca su rigore prima del pareggio di De Jong. I nerazzurri chiedono un secondo penalty per tocco di braccio di Diego Carlos. Vibranti le proteste di Conte, che se la prende anche con Banega.
La finale di Europa League si apre con un rigore per l’Inter dopo appena due minuti. L’episodio chiave avviene dopo due minuti. Diego Carlos commette il terzo fallo da rigore nella fase finale della manifestazione. Si rivela subito fondamentale per i nerazzurri Lukaku che guida la transizione nel corridoio di mezzo fra Carlos e Reguilon.
Al primo sbilanciamento degli andalusi, Carlos fatica a tenere la progressione del belga che lo supera di potenza, in velocità e Carlos, che è un difensore meno fisico, per versi meno marcatore puro di Koundé, lo ferma solo con le cattive. Prima prova stringerlo col braccio sinistro intorno al petto, ancora fuori dall’area, poi un pestone all’interno dei sedici metri. Il fallo è netto, indiscutibile il calcio di rigore. Conte vorrebbe anche l’espulsione del difensore, l’arbitro lo ammonisce, e la decisione appare giusta.
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Siviglia-Inter, il tocco di braccio di Carlos
Al 16′ l’Inter ne vorrebbe un secondo di calcio di rigore, ancora con Diego Carlos coinvolto. Stavolta il difensore andaluso tocca con il braccio un tiro di Barella. Il centrocampista e il centrale sono molto vicini, Carlos ha il braccio molto attaccato al corpo. Il replay evidenzia un minimo movimento ad allargarlo. Di rigori in Serie A se ne sono visti per episodi simili, ma abbiamo spesso definito poco condivisibili quelle decisioni. A nostro giudizio, l’arbitro fa bene, anche con silent check del VAR che non ravvisa chiaro ed evidente errore, a lasciar giocare.
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