Il Barcellona ha dato il benvenuto a casa a Ronald Koeman, ufficialmente nuovo allenatore dei blaugrana. Il video che accompagna l’annuncio
“Benvenuto a casa”. Così sui suoi profili social il Barcellona ha annunciato l’arrivo di Ronald Koeman come nuovo allenatore. Una scelta che conferma quanto sia ancora forte nell’identità blaugrana l’imprinting di Johann Cruijff, che ha rivoluzionato il club da giocatore prima e da allenatore poi.
Fu lui a ingaggiare Koeman nel 1989. Lo faceva giocare centrale, anche se non era un difensore puro, con Guardiola che si abbassava. La linea difensiva altissima, marchio di fabbrica dell’olandese, ha creato una scuola di pensiero a cui il Barcellona si è sempre affidata nel tempo.
Dopo Cruijff, infatti, sono arrivati van Gaal (due volte) e Rijkaard, e il più cruijffiano di tutti, Pep Guardiola. Le successive scelte di Vilanova e Luis Enrique dimostrano come a quel modello il Barça ritorna ogni volta che un tentativo di cambiare filosofia non ottiene i risultati sperati: è successo ad esempio dopo l’esperienza con Martino e di nuovo quest’anno dopo Valverde e Setién.
L’eredità di quella scuola c’è ancora, anche perché Patrick Kluivert è a capo della cantera, la Masia. E la forza di quell’eredità si vede anche nel video che accompagna l’annuncio. E’ il gol di Koeman nella finale di Coppa Campioni del 1992 contro la Sampdoria, primo trionfo nella competizione per i blaugrana.
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La newsletter Lo Slalom curata magistralmente da Angelo Carotenuto ha incluso oggi un’intervista di marzo di Koeman, ct dell’Olanda, a Marca. “Al Barcellona lo stile deve essere sempre quello, ma il calcio si evolve: ci sono più modi per giocare” diceva.
“Mi piace una filosofia coraggiosa, ma alla fine la cosa più importante è il risultato“. Si confermava un tecnico da scuola olandese, “penso più ad avere il pallone che a difendere” spiegava. Ma si definiva più realistico di molti olandesi, vantando anche i risultati sulla panchina dell’Ajax e del PSV rinunciando ai suoi metodi che includono la costruzione da dietro. “A volte devi giocare la palla lunga” ha ammesso.
In quell’occasione confessava il suo amore per i blaugrana. “Il Barcellona piace a tutti. Lì ho vissuto il mio miglior periodo da calciatore, sono molto legato alla città. Un giorno spero di poter essere l’allenatore del Barcellona“. Quel giorno è arrivato. Koeman è tornato a casa.
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