L’Inter tornerà a giocare una finale di coppa dopo dieci anni. I nerazzurri arrivano in finale di Europa League dopo aver battuto per 5-0 lo Shakhtar Donetsk di Castro. Le parole di Antonio Conte nel post-gara ai microfoni di Sky Sport.
L’Inter ritrova una finale di coppa europea dopo dieci anni, la partita contro lo Shakhtar Donetsk segna uno spartiacque fra passato e presente. Cinque gol che portano i nerazzurri in una dimensione nuova, quella che volevano ritrovare, per giocarsi grandi traguardi con Antonio Conte in panchina. Sarà finale di Europa League e, a questo punto, con queste prestazioni, tutto è possibile. Le parole del tecnico nerazzurro nel post-partita a Sky Sport:
Cosa sente di dire dopo questa vittoria e l’approdo in finale alla squadra?
“Bisogna dire bravi, perché abbiamo raggiunto una finale contro una squadra forte. Bene a creargli difficoltà, hanno qualità nel palleggio. Li abbiamo chiusi in difesa senza farli palleggiare, il piano è stato giusto. Abbiamo giocato con coraggio disputando una partita europea nella giusta maniera. Il merito va tutto a loro, sono soddisfatto e orgoglioso”.
Una soddisfazione personale dopo questo obiettivo raggiunto?
“La cosa che più mi preme è che tanti ragazzi stanno facendo esperienza giocando una competizione importante come l’Europa League. Ora ci capita il Siviglia, avversario ostico e con esperienza, ma c’è voglia ed entusiasmo per stupire. Abbiamo fatto sembrare lo Shakhtar una squadra normale. Cercheremo di fare lo stesso con il Siviglia, ora dobbiamo preparare bene quest’ultima gara senza rimpianti o recriminazioni. Anche per dare un abbraccio ai tifosi e una soddisfazione a loro“.
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La strigliata pubblica alla dirigenza di qualche tempo fa è servita, quindi?
“Al di là di quello, non mi va di tornare tanto su alcune situazioni. Tutte le cose che dico sono sempre a livello costruttivo, poi a livello di media si enfatizzano alcune situazioni per mettere carne al fuoco. Non sono una persona politica ma guarda al sodo. A volte dico quello che penso senza voler offendere nessuno, ma parlo in maniera costruttiva“.
Da dove è ripartita quest’Inter per riscoprirsi vincente?
“È ripartita dal lavoro che abbiamo fatto durante tutto l’anno. Io ci credevo nel finale di stagione da protagonisti, in Coppa Italia e campionato abbiamo pagato qualche svista ma parto dal presupposto che impari dalle cose negative. Affronto tutto di petto perché bisogna capire e migliorare: ragazzi disponibili ed encomiabili. Grazie a loro questa squadra è migliorata e ci stiamo giocando la finale di Europa League. Godiamoci per il momento il passaggio del turno per poi pensare al Siviglia”.
Alcune volte ha rischiato anche di incassare qualche riscontro negativo dal gruppo?
“Penso che sia sicuramente inevitabile quando proponi lavoro di un certo tipo è risaputo che noi lavoriamo in maniera abbastanza intesa su mentalità e approccio dei giocatori. Il gruppo è intelligente per capire che ogni momento è buono per crescere a livello personale sotto tutti i punti di vista. A volte sono molto duro e schietto ma è sempre per il loro bene e per il meglio del club”.
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