Antonio Conte ha parlato alla vigilia di Inter-Shakhtar Donetsk, partita valida per le semifinali di Europa League
Ad un giorno dalla sfida tra Inter e Shakhtar Donetsk di Europa League, Antonio Conte ha risposto alle domande dei giornalisti. I nerazzurri saranno impegnati in una gara secca che permetterà di accedere alla finalissima del torneo, in programma il prossimo 21 agosto. Il tecnico leccese ha subito espresso la sua opinione in vista della gara di domani: “Mi aspetto un match difficile, contro un ottimo avversario. Lo Shakhtar ha degli ottimi giocatori, grande qualità e velocità. E’ una semifinale, non dimentichiamolo. Le squadre sono tutte agguerrite e forti”.
“Sono più pronti? Non so dirlo”, ha dichiarato Conte, che poi ha proseguito: “Noi stiamo arrivando alla fine di un periodo molto intenso, per le partite che abbiamo fatto e perché abbiamo lavorato tantissimo per arrivare in fondo a tutto. Siamo qui con il giusto entusiasmo sapendo che il nostro avversario è molto forte. Hanno delle caratteristiche ben precise e sono molto bravi tecnicamente, sopratutto i tre davanti e il loro allenatore, Castro, che merita tutti i complimenti”.
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Inter-Shakhtar Donetsk, Conte parla di mercato e del presidente Zhang
L’allenatore dei nerazzurri ha poi aggiunto: “Essere arrivati fin qui, in semifinale di Coppa Italia e aver ottenuto 82 punti in campionato mi ha dato conferme. Arriviamo con fiducia ed entusiasmo e non possiamo commettere errori. La parola paura non deve neanche apparire nel nostro vocabolario”. Sull’incontro con il presidente Zhang ha dichiarato: “Mi ha salutato e fa piacere a tutti che sia qui”.
In merito a Sanchez, che si è infortunato nei quarti contro il Bayer Leverkusen ha proseguito: “Ci accorgiamo oggi di che giocatore ci è mancato per tre quarti della stagione. Purtroppo sarà assente un elemento fondamentale della nostra rosa. Chiederemo maggior sacrificio alle nostre punte, Esposito è l’alternativa. Calciomercato? E’ inopportuno parlarne. Ringrazio tutti i giocatori per il lavoro encomiabile dopo il lockdown”.
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