Nelle ultime ore, secondo Mundo Deportivo, sta prendendo forza la candidatura di Ronald Koeman, ct della nazionale olandese, per la panchina del Barcellona
Dopo l’8-2 umiliante contro il Bayern Monaco, tutto il Barcellona è in discussione. Stavolta, la scelta dell’allenatore non sarà soltanto l’indicazione di un candidato. Serve un nome che i tifosi, di conseguenza i soci del club e giocatori possano considerare in continuità con un modello di identità azulgrana non solo calcistica dopo il fallimento di Valverde e ancor peggio di Setién.
Allo stesso tempo, serve un allenatore capace di essere ascoltato e rispettato dai giocatori. Un tecnico che possa indurre una reazione, iniziare una rivoluzione profonda anche perché, se non accadrà, il rischio di perdere Messi non è più così lontano dalla realtà.
Nelle ultime ore, il candidato che la dirigenza starebbe vagliando secondo quanto riporta Mundo Deportivo è l’olandese Ronald Koeman. Dalla sua, agli occhi dei blaugrana, ha diversi punti a favore. Intanto è l’eroe di Wembley, segnò lui il gol alla Sampdoria, su punizione bomba alla sua maniera, minuto 111 che firmò la prima Coppa Campioni o Champions League nella storia del Barcellona. Era il Barca del maestro Cruijff, che con lui e Stoichkov creava sessioni di allenamento al tiro in cui ai giocatori non chiedeva di segnare ma di prendere i pali.
Koeman conosce la mentalità e la visione di Cruijff, che ancora permea l’intera cultura calcistica catalana, fu lui a dare spinta alla Masia, la cantera, e chiedere che tutte le squadre giocassero con lo stesso modulo. Del Barcellona, poi, Koeman è stato bandiera, vice allenatore con Hiddink e Rijkaard, ha fatto poi parte nel 1998-99 dello staff di Van Gaal insieme a Mourinho e Vilas-Boas.
Già contattato dopo il divorzio con Valverde, dal 2018 è ct della nazionale olandese che ha guidato alla qualificazione per gli europei rimandato di un anno all’estate del 2021. L‘Olanda, dunque, resta come modello di riferimento per la dirigenza del Barcellona.
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Si riducono intanto le possibilità di Xavi e Pochettino. L’ex compagno di squadra di Iniesta e Messi, centrocampisti tra i più visionari del calcio moderno, non sarebbe convinto di assumere adesso il ruolo di allenatore del club, per questioni extra sportive e non solo. Secondo la stampa catalana non gli piace troppo l’idea di rientrare con un ruolo diverso in spogliatoio con chi gli è stato amico da calciatore.
Pochettino, invece, pagherebbe il suo passato all’Espanyol. La dirigenza teme che i tifosi possano opporsi a una scelta che vedrebbero come “contro natura” per una squadra che si racconta anche come baluardo del catalanismo opposta proprio all’Espanyol che, già dal nome, testimonia l’opposta posizione ideologica all’interno della regione.
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