Marco Materazzi racconta via social l’aneddoto su Mario Balotelli quando gettò a terra la maglia dell’Inter. La reazione dell’ex difensore fu molto dura: nel corso di un allenamento lo colpì più volte, Mario fu costretto a rientrare dolorante nello spogliatoio. Oggi i due sono di nuovo amici
Un giorno così speciale non poteva essere rovinato dalle intemperanze di un ragazzino che non aveva gradito le critiche di San Siro. Quel giovane era un certo Mario Balotelli, cresciuto nerazzurro, andato via nel peggiore dei modi. Così dopo anni, è l’ex Capitano a raccontare un aneddoto che segna la cifra e il peso di Marco Materazzi all’interno dello spogliatoio dell’Inter del Triplete. L’episodio in una sera magica della storia nerazzurra, l’epoca di Mourinho, dei trionfi, come nessun altro allenatore riuscirà a fare, la notte di Inter-Barcellona 3-1, andata delle semifinali di Champions League, quella che poi Milito e compagni vinceranno. Il traguardo più ambito era davvero così vicino, che nessuno poteva sbagliare, lo sapevano tutti, anche Super Mario.
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Fischi, ululati, critiche dure di una San Siro che per Balotelli non aveva più luci ma solo buio. L’Inter doveva tenere palla, gestire un contro attacco del Barcellona che voleva recuperare. Mario decise di sprecare al peggio un pallone che calciò lontano favorendo un contropiede catalano. Super Mario era entrato nell’ultimo quarto d’ora al posto di Milito. La rabbia del Meazza fu violenta, a fine match l’episodio che segna la fine di Balo in nerazzurro: si toglie la maglia e la getta in terra con rabbia e disprezzo. Imbocca il tunnel e Materazzi lo attacca al muro, è solo l’inizio di una notte indimenticabile per tutti. Nonostante la vittoria quel gesto rischiava di macchiare una notte da campioni.
Così oggi durante una diretta Instagram, Marco Materazzi ha raccontato quel momento e come Balotelli fu punito nei giorni seguenti. “Quel giorno ha fatto una cosa che non doveva fare. Sul pullman lo avevo avvertito. Mi aveva detto ‘Oggi gioco male’. Gli risposi che l’avrebbe pagata cara. Quel pallone calciato poteva costarci molto. Ricordo che i compagni erano avvelenati con lui, Milito lo avrebbe ucciso. Così sette giorno durante un allenamento dissi a Mourinho di mettermi contro di lui nella partitella. Lo colpii così forte che poco dopo era tornato nello spogliatoio dolorante. L’ho davvero colpito forte, ma se lo meritava” conclude Materazzi che ricorda come oggi i due sono molto amici, “Siamo fratelli” dice l’ex Campione del Mondo a Berlino 2006.
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