Andrea Pirlo sarà uno dei dieci allenatori più giovani nei primi cinque campionati europei. Ma non il più precoce, nemmeno in Serie A. La graduatoria
Andrea Pirlo inizia a 41 anni la sua carriera da allenatore. Parte “col botto” sulla panchina della Juventus. Non è però il più giovane dei tecnici nei cinque principali campionati europei. Non è nemmeno il più giovane della serie A tra gli allenatori al via della stagione 2020-21, per quella che è la situazione attuale ovviamente.
Pirlo è nono tra i più precoci, battuto in Italia per un paio di settimane da Roberto De Zerbi. Il regista campione del mondo infatti è nato il 19 maggio del 1979, il tecnico del Sassuolo il 6 giugno dello stesso anno. Sette invece gli allenatori su una panchina di prima divisione nei cinque grandi campionati europei (Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Spagna) a meno di quarant’anni.
Al settimo posto della classifica Julien Stephan, 39 anni. Ex centrocampista di quantità, ha lasciato il calcio a 26 anni. E’ nato a Rennes, dove suo padre Guy ha giocato e allenato. Dal 2018 guida il Rennes, dopo aver lavorato nel settore giovanile dal 2012 crescendo tra gli altri Ousmane Dembélé.
Al sesto posto un altro ex centrocampista, Scott Parker, che ha riportato il Fulham in Premier League. Il suo 4-3-3 è stato al centro dell’attenzione per la vittoria nella finale playoff contro il Brentford a Wembley. Quinto in Europa il manager più giovane della Liga, Diego Martinez, che a Granada è molto più di un allenatore. Capace in un paio di stagioni di trasportare i Matagigantes da un anonima posizione di metà classifica in seconda divisione all’Europa League, è il profeta che ha portato la città nella mappa del calcio che conta.
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Pirlo sulla scia di Nagelsmann, il prodigio della panchina
E’ ancora più giovane Mikel Arteta, 38 anni, fresco di primo titolo in carriera dopo la conquista della FA Cup con l’Arsenal, titolo che potrebbe convincere Aubameyang a rinnovare con i Gunners. Il podio è occupato da tre allenatori della Bundesliga, che si conferma particolarmente ben disposta verso le novità.
L’Hoffenheim ha scelto Sebastian Hoeness, che ha vinto il campionato di terza divisione con la seconda squadra del Bayern Monaco. Il cognome non è affatto casuale. Sebastian è nipote di Uli, campione d’Europa e del mondo, ex presidente del Bayern Monaco. Ed è figlio di Dieter, che ha segnato più di 100 gol in Bundesliga e da direttore sportivo ha vinto un campionato con lo Stoccarda.
Era nel mirino dell’Hoffenheim anche il 37enne Florian Kohfeldt, secondo nella classifica dei più giovani allenatori in Europa, che invece resterà al Werder Brema che ha centrato la salvezza dopo il playout thrilling con l’Heidenheim, terza in Bundesliga 2.
Il baby prodigio resta però Julian Nagelsmann, tecnico del Lipsia e da tempo considerato un futuro allenatore del Bayern. A 33 anni, è anche il più giovane tecnico ad aver raggiunto i quarti di Champions League.
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