Inizia la due giorni di ottavi di finale di Europa League. Il Copenhagen rimonta lo svantaggio dell’andata ed elimina il Basaksehir, lo Shaktar ferma il Wolfsburg. Il Manchester United amministra contro il LASK
Il Copenghagen stende i turchi del Basaksehir e centra il miglior piazzamento di sempre in Europa League. Sfiderà il Manchester United, che ha vinto 5-0 contro il LASK Linz all’andata e completa l’opera con il 2-1 in rimonta al ritorno. Alla Final 8 anche lo Shaktar che, dopo il 2-1 dell’andata in Germania, batte 3-0 il Wolfsburg. Aspetta l’Eintracht Francoforte o il Basilea, favorito dopo il 3-0 dell’andata.
Nell’unica altra partecipazione agli ottavi, i danesi avevano perso contro l’Ajax nella stagione 2016-17. Stavolta, invece, ribalta lo 0-1 dell’andata e si impone 3-0. Dopo 3′ sblocca Wind, con un colpo di testa in tuffo su cross da destra di Varela. Nel finale di primo tempo Varela, capocannoniere di questa edizione di Europa League, taglia da destra e pregusta il pareggio ma l’angolo di tiro è troppo acuto per aggirare Johnsson.
Wind, grande protagonista della serata, raddoppia al 53′ su rigore. E’ la seconda rete dagli undici metri della sua campagna europea dopo il cucchiaio contro la Stella Rossa nei preliminari. Al 62′ Falk chiude la partita. Raccoglie al limite, chiude un triangolo nello stretto e d’esterno batte Mert Günok. Il Copenhagen festeggia così il quarto passaggio del turno nelle dieci sfide a eliminazione diretta in cui ha perso l’andata.
Sarà sfida deluxe con il Manchester United, colpito al 56′ dal gran gol di Wiesinger. Ma i Red Devils, fedeli al loro essere, appunto, “diabolici”, accelerano e ribaltano il match mai in discussione visto il punteggio dell’andata. Immediato il pareggio di Lingaard, poi nel finale Martial e Mata confezionano il 2-1.
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Junior Moraes e Solomon decide nel finale la qualificazione dello Shaktar. Nel primo tempo gli ucraini interpretano meglio una partita in cui le due squadre sistematicamente saltano il centrocampo. I tedeschi faticano a coinvolgere Weghorst nel cuore della manovra, lo Shaktar verticalizza con Taison e Marlos, gli uomini di maggiore fantasia della squadra. Proprio Marlos alla mezz’ora vede le ambizioni personali frustrate dal palo.
Colpo di scena però al minuto 65. L’arbitro, lo slovacco Ivan Kružliak, assegna un rigore per fallo di Khocholava su Victor. Ma rivedendo l’azione al VAR, si accorge che il fallo è fuori area. Per cui niente penalty ma espulsione per il difensore degli ucraini che ha interrotto una chiara azione da gol. La parità numerica però dura solo due minuti, fino al tackle decisamente tardivo di Brooks su Junior Moraes che gli vale il secondo cartellino giallo.
Nel finale, Solomon diventa l’uomo in più. Classe ’99, scoperto in Israele, prima ispira l’azione del vantaggio di Junior Moraes, proteggendo il pallone fra tre avversari, poi in diagonale firma il 2-0. Il Wolfsburg non c’è più e Moraes può saltare anche il portiere nel recupero fissando il 3-0.
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