Antonio Conte non ha nascosto il suo malcontento nei confronti dell’Inter nel post gara contro l’Atalanta e ha attaccato duramente la società. Oggi dirigenza presente ad Appiano Gentile, ma nessun faccia a faccia con il tecnico.
Il campionato si è ormai concluso con un risultato comunque non del tutto positivo per l’Inter, indietro solo di un punto rispetto alla Juventus campione d’Italia. Un miglioramento evidente rispetto a un anno fa quando Luciano Spalletti era arrivato quarto, ma per uno come Antonio Conte, che ama competere in ogni ambito, non del tutto soddisfacente. Anzi, al termine dell’ultima gara contro l’Atalanta l’allenatore si è lasciato andare a uno sfogo inaspettato: ci ha tenuto ha ringraziare i suoi giocatori per quanto fatto in un’annata certamente particolare, ma ha lamentato uno scarso appoggio da parte della società che li ha spesso lasciati soli.
Parole che anticipano un addio o solo sintomo di malcontento? Difficile per ora fare previsioni, anche se l’ex juventino già in passato non ha mancato di salutare i club a cui era legato quando non tutto andava come avrebbe voluto. Emblematico è quanto accaduto qualche anno fa, quando al primo giorno di ritiro, e dopo tre scudetti consecutivi, ha annunciato di voler lasciare la Juventus.
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Il clima che si respira in casa nerazzurra non è quindi dei migliori, soprattutto perché mancano solo pochi giorni a un appuntamento fondamentale, la gara contro il Getafe di Europa League, competizione che il club vorrebbe proseguire il più a lungo possibile.
L’unità di intenti in queste fasi è fondamentale ed è per questo che non hanno voluto mancare al centro Suning i due ad, Beppe Marotta e Alessandro Antonello, oltre al vicepresidente Javier Zanetti e al ds Piero Ausilio. Tutti presenti insomma, per sottolineare alla squadra come l’obiettivo europeo sia importante; la fatica si fa sentire ma è fondamentale non mollare proprio ora. Chi si aspettava un faccia a faccia con Conte è però rimasto deluso: il tecnico è rimasto “ignorato”. A questo punto l’ipotesi divorzio non è da escludere: a sostituirlo potrebbe essere proprio quel Massimiliano Allegri, che ha raccolto la sua eredità in bianconero ottenendo ben cinque scudetti consecutivi. L’ingaggio pesante potrebbe essere comunque un aspetto che potrebbe salvare in extremis l’allenatore.
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