Sarri Juventus (Getty Images
La Juventus perde in casa con lo Scudetto già acquisito. 3-1 contro la Roma, i giallorossi si impongono con Kalinic e Perotti che segna una doppietta. Premiazione per la vittoria del nono campionato di fila all’Allianz Stadium a fine gara, le parole di Sarri.
La Juventus chiude il campionato con un ko indolore in casa contro la Roma. 3-1 per i giallorossi che non cambia gli equilibri a tricolore già acquisito. Nella Juve va a segno Higuain, seguito poi dai gol giallorossi di Kalinic e Perotti che ha realizzato una doppietta. Sarri termina il campionato senza i tre punti nel finale ma con uno Scudetto sul petto. Ora testa alla Champions dove i bianconeri dovranno giocarsi il tutto per tutto, le parole del tecnico bianconero:
Come ha visto i suoi giocatori stasera? Cosa si aspetta per la Champions League?
“Mi ha sorpreso il fatto di trovare una squadra in forma anche con i più giovani in campo. In questi giorni dobbiamo essere bravi a ricaricarci di energie nervose e mentali. Da lunedì dobbiamo essere bravi a riattaccare la spina in tempi rapidi con il giusto piglio. Un po’ di paura ci può far bene, abbiamo sentito vinto il campionato in anticipo e siamo calati. Ora dobbiamo tornare con la guardia alta per la Champions League, servirà la giusta tensione emotiva e la massima concentrazione”.
Da dove riparte in vista di Lione?
“Prima di tutto è importante recuperare i giocatori. Ritrovare sensazioni da partita vera per grandi stimoli, l’atteggiamento sarà diverso rispetto alle ultime due o tre partite. La squadra che stacca la spina subito spaventa anche a me, dovremo capire chi sono i più affidabili nel gruppo e mandarli dentro”.
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Crede che il Lione possa pagare il fatto che non gioca da molto oppure no? Chi gioca con Ronaldo e Dybala e lui come sta?
“Una situazione atipica che non c’è esperienza su questo tipo di condizione. Ora vedremo come si porranno loro dopo tanto tempo a riposo e disabituati a giocare. Tutto è inedito e qualunque risposta sarebbe azzardata e non ce l’ho, dopo la partita saprò dire meglio tutto. Dybala sta meglio, ma non ti dico chi è il terzo dopo lui e Ronaldo. L’argentino domani lo portiamo in campo e vediamo le reazioni. Anche se sapessi chi gioca accanto a lui non lo direi ora, bisogna vedere anche le energie che hanno i singoli oltre alle doti tecniche per capire chi gioca”.
C’è una qualità che non aveva e che ha trovato da quando è alla Juve? Se perde contro il Lione non pensa che il suo lavoro possa essere messo nuovamente in discussione?
“Una virtù che ho scoperto è la pazienza. Ne ero sprovvisto, ora ho cominciato ad averne un minimo. L’importante è quello che pensi dentro, i giudizi esterni non mi toccano. In questo momento storico la Champions è più facile che vada in altri Paesi piuttosto che qui in Italia, purtroppo. Sommata a tutte le altre incognite di quest’anno nessuno può stabilire cosa accadrà con certezza. Io sono soddisfatto del mio lavoro”.
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