Il conduttore del programma spagnolo El Chiringuito conferma come l’operazione Messi all’Inter non sia soltanto un sogno passeggero di calciomercato
Leo Messi all’Inter. Partita quasi come una boutade estiva, come un sogno bello e impossibile destinato a durare un giorno come le rose, la trattativa sembra guadagnare basi via via più solide col passare del tempo. L’ultimo indizio arriva dalla Spagna, dal programma El Chiringuito spesso al centro di scoop di calciomercato. “L’Inter fa sul serio per Messi” annuncia il programma anticipando il tema principale della puntata odierna.
Nel suo editoriale Josep Pedrerol, conduttore del programma, ha sin ha detto la sua con un editoriale che riprendeva i concetti base espressi dalla Gazzetta dello Sport. Ovvero, l’Inter ha in mente di investire solo per l’ingaggio 260 milioni di euro in quattro anni, 65 a stagione. Una cifra che corrisponde grosso modo ai 50 netti che percepisce a Barcellona, grazie agli sgravi fiscali contenuti nel Decreto Crescita che riducono le tasse per chi assume lavoratori stranieri a patto che prendano residenza in Italia per due anni.
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Messi è più di un capriccio dei cinesi. La Pulce ha una clausola, non certo da quest’anno, per liberarsi dal Barcellona che gli permette di ridiscutere il contratto praticamente alla fine di ogni stagione. Questa si è rivelata più complessa del previsto. L’argentino è diventato capo-popolo, leader anche “politico” in spogliatoio. Una già memorabile prima pagina del quotidiano L’Equipe che lo mostrava ritratto come Che Guevara lo dimostra. Tra i sostenitori di Valverde, mai convinto di Sétien e delle scelte del presidente Bartomeu, l’argentino non è mai stato così distante come adesso dal mondo blaugrana.
Secondo il conduttore del programma, che va in onda su La Sexta, serviranno argomenti molto importanti per riportarlo al centro del progetto e della scena. Ma è altrettanto vero, possiamo aggiungere, che se Bartomeu nutre qualche ambizione di essere rieletto alla presidenza del Barcellona, non vorrà certo presentarsi ai soci come l’uomo che ha fatto partire un simbolo blaugrana.
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