Osvaldo sparisce per 15 giorni: il Banfield pensa a un provvedimento esemplare

Osvaldo ne combina un’altra. Dopo essere sparito per 15 giorni, costringe il Banfield a prendere provvedimenti seri. Il loro rapporto terminerà con il licenziamento, come annunciato dal vicepresidente Tucker

Osvaldo, già finita l'esperienza al Banfield
Osvaldo, già finita l’esperienza al Banfield (Getty Images)

Sembrava fare sul serio stavolta, ma alla fine non si smentisce mai. Il ritorno in campo di Daniel Pablo Osvaldo sembra essere già terminato, dopo che lo scorso 3 gennaio aveva deciso di rimettersi gli scarpini. Il Banfield, squadra che gli aveva aperto le porte, non ha avuto notizie di lui per ben 15 giorni, nei quali l’attaccante italo-argentino è letteralmente sparito.

A comunicarlo è direttamente Oscar Tucker, vicepresidente della squadra, annunciando la fine del rapporto con il calciatore. Gli attriti erano iniziati già ai tempi del lockdown, quando Osvaldo aveva saltato praticamente tutte le sedute di allenamento su zoom. All’attivo rimangono solo 62′ minuti scarsi giocati, dopo i 3 anni e mezzo di inattività.

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Osvaldo, l’ultima bravata costa il licenziamento

Osvaldo, è già addio al Banfield
Osvaldo, è già addio al Banfield (Getty Images)

Osvaldo non è stato mai banale e ha lasciato un ricordo importante, positivo o negativo, in ogni club in cui ha giocato. In Serie A sono diverse le squadre che avevano puntato su di lui: dall’Inter alla Roma e persino la Juventus, ma il centravanti non è mai riuscito a dimostrare tutto il suo talento. Fu clamorosa la sua nuova avventura come rock star, dove sembrava aver trovato la sua giusta realtà in cui dare sfogo alla sua creatività.

Il Banfield gli aveva concesso una chance, accogliendolo in squadra dopo 3 anni e mezzo di inattività. Il rapporto, tuttavia, è terminato nel peggiore dei modi, come spiegato dal vicepresidente Tucker: “Non fa parte della rosa, così è difficile che continui. Abbiamo sempre dialogato con lui, ma ha parlato con l’allenatore e ha chiesto tempo. La sua permanenza in squadra è molto complicata”. 

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