Juventus, Sarri esalta Cristiano Ronaldo e Dybala: “Scudetto merito loro”

Sarri vince con la Juventus il suo primo scudetto da allenatore in Serie A. La partita contro la Sampdoria ha sancito un percorso fatto di alti e bassi che ha portato, però, a trionfare ancora la “Vecchia Signora” tutt’altro che doma. Le parole del tecnico bianconero.

Sarri vince il suo primo Scudetto da allenatore con la Juventus (Getty Images)
Sarri vince il suo primo Scudetto da allenatore con la Juventus (Getty Images)

Sono nove. La Juventus vince il nono scudetto di fila, stavolta in panchina c’è Maurizio Sarri. Uno che la gavetta l’ha fatta. Dalle stalle alle stelle con Napoli, Chelsea e i bianconeri. Trofeo speciale per lui, il primo in Italia. I meriti se li prende tutti, senza montarsi la testa, perchè c’è ancora una Champions League con la sua fase finale da giocare. Allora sì che si potrebbe, davvero, fare la storia del club bianconero. Stasera, però, è il momento di festeggiare in un Allianz Stadium vuoto in grado di accogliere comunque un Sarri pieno di orgoglio e soddisfazione. Le sue parole nel post-partita:

Che sapore ha questo Scudetto con la Juventus?

“È chiaro che ha un sapore particolare. Vincere è difficile. Questa è una squadra che vince da trent’anni, ma stare a questi livelli non è una passeggiata. È stato durissimo, venire a capo in questo modo è stato un grande merito del gruppo. Non sono rimasto in campo a festeggiare per paura delle secchiate d’acqua. Dybala è da valutare, credo ci sia un problema muscolare“.

Chi ha più meriti in questo trionfo?

“Cristiano e Dybala fanno la differenza. In grande parte lo scudetto è merito loro, ma più largamente l’apporto di tutti in primis il presidente è stato fondamentale. La società qui è sicuramente una componente importante. Gli aspetti positivi sono a livello di organizzazione, arrivare in un ambiente nuovo significa valutare, vedere ed entrare in punta di piedi per incominciare a cambiare cose che piacciono meno. Non si può fare tutto subito, sarebbe folle”.

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Juventus, Sarri festeggia lo Scudetto: “Vittoria non scontata. Trionfo dal sapore particolare”

Sarri e il suo primo Scudetto con la Juventus, emozioni di un trionfo (Getty Images)
Sarri e il suo primo Scudetto con la Juventus, emozioni di un trionfo (Getty Images)

Qual è stata la difficoltà maggiore da appianare?

“Le difficoltà sono state di carattere tattico, come far convivere giocatori diversi per farli giocare assieme. Non era scontato come gli anni scorsi. Mettere insieme caratteri particolari come Dybala e Ronaldo non è sempre semplice farli convivere, alla lunga ce l’abbiamo fatta”.

Cosa aveva e ha perso dopo il lockdown come sicurezze tattiche?

“Diciamo che prima del lockdown abbiamo dato una sensazione di ordine e solidità che abbiamo perso dopo, ma è successo anche ad altri con risultati ribaltati. Le componenti fisiche e mentali hanno influito. Dobbiamo riuscire a trovare ancor più ordine e continuità per fare ancora meglio in futuro”.

Qualcosa di diverso è arrivato dopo che ha parlato con i giocatori? È stato difficile confrontarsi con loro?

Questa è una mistificazione. In tutti gli spogliatoi ci sono gli incontri con i giocatori per trovare punti in comune e andare avanti insieme. Penso sia normale avere momenti di confronto, nei miei spogliatoi è sempre successo. Accade in qualsiasi tipo di collaborazione. Più lo si fa a viso aperto e meglio è per tutti in base agli obiettivi che ci siamo prefissati”.

Ora con la Champions League da giocare viene il bello o comincia il difficile?

“Ci penso da domani, una notte di soddisfazione la vorrei passare. La Champions League è bella e difficile, vediamo come ci arriviamo. Noi andremo a giocarcela con 14 partite in 40 giorni, speriamo di non aver lasciato nessuno per strada. Vorremo ritrovare tutti i giocatori, a partire da Dybala che vedremo come sta. L’importante sarebbe superare la partita di ritorno con il Lione poi può succedere di tutto”.

Cosa è cambiato dal primo giorno che è arrivato ad oggi come sensazioni?

“Il primo giorno quando entri vedi campioni e fuoriclasse, dopo un anno vedi ragazzi e persone. Con il passare del tempo ti affezioni di più a tutti. Abbiamo un rapporto intenso con tanti ragazzi a posto”.

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