France Football anticipa alcuni estratti di un’intervista a Mauro Icardi. L’ex capitano dell’Inter smonta alcuni dei pregiudizi su Neymar e Mbappé. E promette: “Non cambierò modo di giocare”
“Non cambierò il mio modo di giocare”. Parola di Mauro Icardi, che ha concesso un’intervista alla rivista France Football per il numero del 28 luglio. La rivista che ha ideato il Pallone d’Oro, non assegnato quest’anno per la pandemia, ha anticipato le sue dichiarazioni sul suo modo di giocare. E sul suo rapporto con i due compagni di squadra certamente più in vista della rosa del PSG, Neymar e Mbappé. Per entrambi, dice, la realtà è molto diversa da come potrebbe apparire a chi osserva dall’esterno.
“Neymar sappiamo che giocatore sia” dice l’argentino. “E quando conosci l’uomo non puoi che andarci d’accordo. E’ lontanissimo dalle storie che raccontano i giornali. E’ un compagno di squadra che ti dice le cose in faccia, vuole che i suoi compagni siano bene. I grandi campioni devono dare per primi l’esempio“.
Il buonumore di Neymar, dice l’attaccante argentino, fa bene a tutta la squadra. E vale anche per Mbappé, “che è giovane ma ha già fatto grandi cose. E’ estremamente maturo per la sua età. Anche il suo atteggiamento, comunque, contribuisce alla bella atmosfera che c’è all’interno della squadra“.
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L’ex capitano dell’Inter non è affatto preoccupato, dice, dal suo stile di gioco che lo porta a toccare pochi palloni. Anzi, dice di non guardarle proprio le statistiche. “Mi interessa una cosa sola: essere in una buona posizione per segnare quando mi arriva il pallone. Se ne tocco tanti o pochi, non importa. E’ il mio modo di giocare a calcio. E finora mi è andata piuttosto bene” confida.
Racconta anche di avere un buon rapporto con il tecnico Tuchel, che pure viene descritto come spigoloso e dal carattere tutt’altro che semplice. “Mi dice come vede le cose, mi dà consigli per migliorare e mi ha dato subito una chance al PSG” spiega Icardi che, come tutta la squadra, dopo il titolo assegnato con la sospensione definitiva della stagione, pensa all’Atalanta e alla Champions League da conquistare con tre vittorie nella Final Eight. “Vogliamo vincere e cambiare la storia” ammette. “Siamo a tre match dal nostro obiettivo, faremo di tutto per raggiungerlo dopo le rimonte a Barcellona e Manchester degli ultimi anni”.
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