Carlo Ancelotti ha commentato la vittoria dello Scudetto della Juventus di Maurizio Sarri, il possibile rinnovo di Ibrahimovic con il Milan e la sua esperienza al Napoli
Lo scorso dicembre è stato esonerato dal Napoli, lasciando nuovamente la Serie A. In meno di due settimane ha trovato la sua nuova destinazione, l’Everton, club con cui ha conquistato con largo anticipo una salvezza che sembrava lontanissima. Carlo Ancelotti ha concesso un’intervista a “Radio anch’io Sport” su Rai Radio 1, dove ha commentato il percorso di tre club italiani che ha allenato: Juventus, Milan e appunto il Napoli, partendo con l’analizzare la vittoria dello Scudetto dei bianconeri con Maurizio Sarri in panchina.
Ancelotti ha speso parole d’elogio per il tecnico toscano, spesso criticato durante questa stagione per i risultati non sempre convincenti con la “Vecchia Signora“. In merito ha infatti dichiarato: “Ha fatto un ottimo lavoro perché non è facile imporre le proprie idee in un club così. E’ stato bravo ad adattarsi e penso che il prossimo anno farà ancora meglio“. Poi ha aggiunto: “Lo Scudetto è meritato e non è giusto dire che non sia da Juventus. Merita una grande panchina come quella bianconera. Cristiano Ronaldo? Anche il prossimo anno manterrà questo livello”.
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L’allenatore emiliano si è poi concentrato sul Milan, autore di un percorso impressionante dopo il lockdown: “E’ doveroso confermare Zlatan Ibrahimovic. E’ un campione assoluto anche a quest’età. Giustissimo proseguire con Pioli, che ha preso una squadra in difficoltà ed è riuscito a tirare fuori gioco, qualità, certezze ed idee chiare”. Un commento anche sul Napoli, ultimo club allenato in Serie A da Ancelotti, prima di un esonero arrivato dopo mesi difficili di una stagione travagliata: “Per me è stata un’esperienza positiva. Abbiamo avuto difficoltà ma la squadra è andata avanti in Champions e ora ha chance con il Barcellona“.
Infine un commento sul VAR: “Sono preoccupato perché in Premier l’utilizzo è diverso. Non si sono stati tutti i rigori assegnati in Italia e se prima ero a favore ora sono un po’ più scettico. C’è molta disparità e il problema principale sono i falli di mano, deve essere data una regolata”. Ha poi concluso: “C’è troppa confusione e viene dato troppo spazio all’interpretazione”.
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