Francesco Totti è stato duramente attaccato da Di Campli, noto procuratore sportivo. Al centro delle accuse ci sono le presunte telefonate dell’ex capitano giallorosso a Tonali e Insigne
Oltre alle vicende di campo, con la Serie A che si prepara al rush finale, ci sono delle notizie extra calcistiche a far rumore. In particolare quando si tratta di ex calciatori di fama mondiale, come Francesco Totti. Il campione del mondo con la Nazionale italiana, infatti, è stato preso di mira da Donato Di Campli, ex agente di Marco Verratti.
Raggiunto dai microfoni de Il Foglio, il procuratore ha accusato il Pupone: “E’ stato un grande giocatore, ma fare il procuratore è un’altra cosa. Non può lavorare in Italia dove c’è gente che per farlo sostiene test e prove durissime”. Di Campli ritiene inaccettabile il fatto che l’ex numero 10 giallorosso chiami direttamente al telefono giocatori come Tonali e Insigne, quando hanno già un procuratore.
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Totti, nel suo futuro ancora il calcio
Francesco Totti e il calcio è un legame che non morirà mai. Dopo una vita intera passata alla Roma, diventando numero 10, capitano e leggenda, era entrato anche nello staff giallorosso. Alcuni attriti interni con la società, esternati anche pubblicamente in una conferenza stampa, hanno portato il campione azzurro a rassegnare le proprie dimissioni. Nel suo futuro ora c’è la vita da procuratore, come spesso dichiarato anche da lui stesso. C’è chi, però, questa mossa non l’ha presa affatto bene, come l’agente Di Campli: “Io ho studiato tanto per superare i test in Italia, eppure non sarà mai nella sua posizione. Servono regole più severe”. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare la replica di Totti, che quando si tratta di polemiche non si è mai tirato indietro.
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