Milan in Europa League. I rossoneri vincono di misura contro il Sassuolo e conquistano l’aritmetica qualificazione ai preliminari di EL
Il Milan vince ancora. I rossoneri espugnano il Mapei Stadium di Reggio Emilia e volano al quinto posto a +1 sulla Roma. Una vittoria importante per la squadra di Pioli che con tre turni d’anticipo ottiene l’aritmetica qualificazione ai preliminari di Europa League. Decisiva una doppietta di Zlatan Ibrahimovic. Era dal 2012 che lo svedese non segnava due gol nella stessa partita in Serie A. Una serata, questa, importante non solo per i tre punti, ma anche e sopratutto per la notizia della conferma di Stefano Pioli sulla panchina rossonera. Dopo le indiscrezioni emerse nel corso della serata, il club di via Aldo Rossi ha ufficializzato la permanenza del tecnico parmigiano fino al 2022.
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Al termine del match, Stefano Pioli ha commentato così la notizia della sua conferma ai microfoni di Sky Sport: “Sono molto felice era un paio di giorni che sapevo di questa trattativa, e allenare un club così prestigioso con una squadra che son sicuro che ha delle ottime qualità, che potrà crescer tanto è importante. Sono felicissimo. Ma il nostro futuro è adesso, c’è ancora tanto da fare rimaniamo concentrati sul presente. Il club è stato corretto perché nei colloqui mi hanno sempre detto che non c’era niente di definitivo e che le scelte sarebbero state fatte a bocce ferme. A Milanello si lavora benissimo sono stato molto concentrato perché sapevo il lavoro che stavamo facendo, ero dispiaciuto perché non eravamo riusciti a dimostrare sul campo il lavoro fatto giorno dopo giorno; se non il campionato fosse ripreso sarebbe stato un peccato”.
Ibra? “È chiaro che non era contento l’altra sera ho faticato a spigargli le mie motivazioni ma la mia priorità è la squadra dovevo pensare alle prossime due, la stanchezza si inizia a sentire e a vedere”.
Incontro con Gazidis c’è stato? “Ho sempre parlato con Gazidis, ha avuto un colloquio individuale con me prima della partita con il Genoa, mi aveva garantito che le scelte non erano state fatte, che sarebbe stato valutato il lavoro dell’allenatore e dei giocatori. Io ho avuto un rapporto più vicino con Maldini e Massara ma Gazidis è intervenuto più spesso rispetto al passato, poi lunedì c’è stata la telefonata decisiva”.
Sperava di restare? “Ci speravo, perché sto bene con la squadra nell’ambiente, è la cosa che speravo di poter continuare il mio lavoro. È solo l’inizio ci sarà tanta pressione, ma anche tanta voglia da parte mia e della squadra che è una buona base su cui costruire qualcosa importante per le prossime stagioni. Lo volevo fortemente”.
Ha sentito la fiducia del club? “Mi sono sempre trovato bene non ho sentito negatività nei miei confronti. Non ho mai vinto e allenato dall’inizio un grande club. Ho sempre sentito fiducia, la squadra mi ha sempre dato tutto, loro non hanno mai avuto dubbi, sia il merito di tutti. Ma stiamo ancora dentro venerdì abbiamo una patita bellissima difficilissima, proviamo a fare bene anche venerdì”.
Che merito che ti riconosci? “Aver creduto nel nostro lavoro che la squadra potesse ottenere risultati importanti, renderli più consapevoli e sicuri delle loro qualità, un conto è iniziare dall’inizio o subentrare abbiamo creduto, questo è stato un buon risultato. Lo volevo, sono molto felice”.
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