Antonio Conte si è infuriato per il calendario dell’Inter al termine della partita contro la Roma. Alcune prove dimostrano che il tecnico leccese ha in parte ragione
“Le squadre con cui abbiamo giocato hanno avuto sempre un giorno in più di riposo. Il nostro calendario è folle”. Queste le parole utilizzate da Antonio Conte al termine della sfida tra Roma e Inter andata in scena domenica scorsa. Un duro attacco all’organizzazione delle partite dopo il lockdown, in una fase cruciale della stagione. I nerazzurri stanno lottando per lo Scudetto, anche se ormai la Juventus li ha distanziati di 8 punti.
Con un dossier, la Gazzetta dello Sport ha voluto riportare prove concrete per confermare o smentire quanto affermato dal tecnico leccese nel post gara dell’Olimpico. Tenendo sempre presente che il calendario è stato particolarmente ostico per tutte le squadre, a causa dell’emergenza generata dal Covid-19, non si esclude a priori che Conte qualche ragione ce l’abbia.
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Inter, Conte critico con il calendario: i dati
Effettivamente il programma intrapreso dall’Inter è stato più complesso rispetto a quello delle rivali in partenza per lo scudetto: Juventus e Lazio, con l’Atalanta che si è aggiunta in corsa. Il dato più rilevante è quello relativo ai giorni di riposo delle avversarie, dove la differenza si evidenzia facilmente. L’Inter, per 5 volte in 8 giornate disputate dalla ripresa della stagione, ha giocato contro squadre che avevano avuto un giorno di recupero in più a disposizione.
Alla Juventus non è mai successo, anzi, in due circostanze le avversarie dei bianconeri hanno avuto 24 ore in meno di distacco tra una gara e l’altra. Per la Lazio, invece, è capitato solamente in un’occasione: contro la Fiorentina, che ha avuto due giorni in più per recuperare. In tre casi, però, i biancocelesti hanno avuto un “vantaggio” nei riposi. Un elemento senz’altro da evidenziare, ma che non trova riscontri così concreti in campo. Nei 5 incontri in cui l’Inter ha giocato con più stanchezza rispetto ai propri avversari, sono arrivati 4 successi e un pareggio con la Roma. Le partite in cui Lukaku e compagni hanno perso terreno dalla Juve, ovvero quelle con Bologna, Sassuolo e Verona, sono state disputate “alla pari”.
Resta senz’altro un’anomalia, ma dettata da incroci obbligati soprattutto per i nerazzurri, che dovevano recuperare la gara con la Sampdoria e giocare la semifinale di ritorno della Coppa Italia. Il tutto unito all’interesse da parte delle televisioni per le sfide dell’Inter, che ha obbligato la squadra di Conte a disputare gli otto turni post Coronavirus in 25 giorni, contro i 26 della Lazio e i 28 della Juve. E’ toccato all’amministratore delegato interista Giuseppe Marotta placare gli animi, riuscendo a ritrovare un clima disteso con la Lega Calcio. Lo spazio, intanto, torna di nuovo al campo con l’Inter che giocherà mercoledì prossimo contro la Fiorentina e la Juventus che se la vedrà il giorno dopo con l’Udinese.
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