Serie A. La partita per i diritti tv del 2021-2024 si arricchisce di sviluppi. Secondo Milano Finanza, Tim potrebbe sviluppare il canale della Lega. Ci sarebbe un piano decennale
Il prossimo bando per i diritti tv della Serie A resta l’orizzonte decisivo di medio periodo per la Lega, le squadre, le televisioni. Sky, che deve ancora chiudere il contenzioso per il mancato pagamento dell’ultima rata di quest’anno, potrebbe disinteressarsi o presentare un’offerta molto più bassa di quella attuale. Soprattutto se resterà il divieto imposto dal Consiglio di Stato di trasmettere eventi in esclusiva sul web.
Come spesso capita da ormai più di una decina d’anni, nonostante il rapido fallimento dell’esperimento Gioco Calcio nel 2004, si torna a parlare del canale della Lega. Secondo il quotidiano Milano Finanza, si starebbe muovendo il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Sarebbe lui, si legge, ad aver stimolato gli altri presidenti a discutere il piano della compagnia telefonica. Lo avrebbe elaborato Carlo Nardello, chief strategy, customer experience e transformation officer di Tim, con l’amministratore delegato della Lega, Luigi de Siervo.
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Tim, come potrebbe essere la Serie A in tv dal 2021
Tim, se il piano dovesse andare in porto, produrrebbe il canale tematico della Serie a per i prossimi dieci anni, seguendo dunque la strada già intrapresa dalla Liga spagnola. La compagnia telefonica avrebbe un ruolo di partner tecnico e commerciale per i club, a cui sarebbe riconosciuto un fisso e una provvigione sugli abbonamenti sottoscritti.
Tim lavorerebbe con le società e con il fondo di investimento che vincerà l’asta per entrare nella media company della SerieA. Una partita, questa, da cui è uscita CVC ferma sull’offerta da 2,2 miliardi e potrebbe passare ad acquisire una quota del Monaco e ad entrare in partnership con altri operatori per la produzione tv della Bundesliga tedesca.
Tim, secondo quanto riferisce Milano Finanza, potrebbe anche trattenere il diritto a trasmettere in esclusiva una partita a settimana e cederne una seconda alle tv come Sky, DAZN o ad operatori come Amazon eventualmente interessati. Questa, secondo Milano Finanza, sarebbe la strada individuata dalla compagnia telefonica per rendere più appetibile la sua offerta se, per effetto del progetto per la rete unica, dovesse perdere il controllo dell’infrastruttura di rete.
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