Il Manchester City ha ricevuto il responso del TAS di Losanna, che ha accolto il ricorso presentato dal club inglese contro la UEFA
Arrivano buone notizie per il Manchester City. Il TAS di Losanna ha accolto il ricorso del club inglese contro la UEFA, che lo scorso febbraio ha escluso i Citizens dalla Champions League per due anni a causa di alcune violazioni del Fair Play Finanziario. Nello specifico, la società britannica avrebbe sopravvalutato le entrate delle sponsorizzazioni nei conti tra il 2012 e il 2016.
L’esclusione dalle coppe europee per le stagioni 2020/21 e 2021/22 era stata affiancata da una multa pari a 30 milioni di euro. Un colpo durissimo per il City, che avrebbe dovuto rivedere anche i piani di mercato. Senza Champions per due anni, infatti, sarebbe stato complicato riuscire a trattenere alcuni big della rosa come De Bruyne e Gabriel Jesus, che sarebbero potuti finire sul mercato verso nuove destinazioni.
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Questa mattina il Tribunale Arbitrale per lo Sport ha emesso la sua sentenza ufficiale, accogliendo il ricorso del City. Il club allenato da Pep Guardiola può tirare dunque un sospiro di sollievo dato che avrà libero accesso alla competizione più importante per club. Lo stesso allenatore dei Citizens si era detto ottimista negli scorsi giorni e anche i tifosi possono ora tornare a rilassarsi. La concentrazione sarà tutta dedicata all’edizione in corso della Champions League, dove Sterling e compagni se la dovranno vedere con il Real Madrid negli ottavi di finale di ritorno e, in caso di passaggio, con una tra Lione e Juventus.
All’interno del comunicato ufficiale pubblicato sul sito del TAS viene evidenziato come “Il Manchester non ha mascherato il finanziamento del proprio patrimonio con le sponsorizzazioni, ma non ha cooperato con le autorità UEFA. Per tanto il CAS solleva il club dall’esclusione alle coppe internazionali della UEFA, ma conferma una multa di 10 milioni di euro“. City in Champions e con un’ammenda ridotta di 20 milioni, l’esito del ricorso ha sorriso alla società britannica.
Il Manchester City, grazie al ricorso accolto dal TAS di Losanna, è riuscito a evitare la squalifica nelle prossime coppe europee. Una sentenza che sta facendo molto discutere, come dimostrano diverse reazioni contrarie. In particolare quella di Javier Tebas, presidente della Liga spagnola, che ha chiesto di rivedere il sistema giuridico del calcio: “La Svizzera è un paese con una grande storia di arbitrato ma il TAS va rivalutato: non è un organo appropriato per questo tipo di decisioni”.
In mattinata anche la UEFA, attraverso un comunicato ufficiale, ha commentato la caduta della sua accusa: “Prendiamo atto di questa scelta. Il TAS ha riscontrato che non vi erano prove sufficienti per confermare le presunte violazioni del Fair Play Finanziario che continuerà ad avere un ruolo importante per i club europei. I nostri principi non cambiano, ma non rilasceremo ulteriori dichiarazioni a riguardo”.
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