Vincenzo Spadafora, attraverso un post su Facebook, ha condiviso la scelta della Procura Federale di aprire un’inchiesta sul brutto episodio tra un tifoso del Napoli e un dirigente dell’Atalanta.
L’Atalanta è sicuramente la favola più bella del calcio italiano, come dimostrato anche a casa della Juventus salvata soltanto da due rigori. Un’altra prestazione strepitosa degli uomini di Gasperini, capaci di mettere alle corde anche l’attuale capolista e squadra più forte degli ultimi anni. Il pareggio stretto nel big-match dello Stadium era stato però anticipato da uno spiacevole episodio fuori dal campo. Durante la partenza verso Torino, è andato in scena un violento scambio di battute tra un tifoso del Napoli e un dirigente della Dea che ha coinvolto anche il tecnico Gasperini.
Spadafora approva l’inchiesta contro l’Atalanta: il post social sull’episodio
Una scesa, ripresa con il cellulare e diventa subito virale in rete, è finita direttamente negli uffici della Procura Federale. Nella stessa giornata di sabato la FIGC aveva già aperto un’inchiesta disciplinare nei confronti della squadra bergamasca, approvato oggi sui social anche da Vincenzo Spadafora. Dal suo profilo Facebook, il Ministro dello Sport è intervenuto sulla questione, condividendo la scelta di approfondire la vicenda: “Brutto episodio del team manager dell’Atalanta, per il quale si è già, giustamente, attivata la procura federale della FIGC”.
Il caso è scoppiato dopo la provocazione di un tifoso azzurro rivolta a Gasperini. Questa ha fatto infuriare e perdere le staffe a Mirco Moioli colpevole di averlo allontanato urlando “Terrone del c*zzo, testa di c*zzo!” . Una reazione ingiustificata che, nonostante le scuse del diretto interessato, ha fatto molto scalpore e sarà oggetto di una possibile provvedimento. I pesanti insulti, di sfondo anche discriminatorio, non possono essere accettati dal mondo dello sport.
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