Pineda, il retroscena su Udinese-Juve del 5 maggio 2002: “Perché non giocai”

L’argentino Mauricio Pineda ha ricordato l’ultima giornata del campionato 2002, Udinese-Juventus, e svelato perché contro i bianconeri non ha giocato

Udinese-Juve, Pineda rivela: "Scudetto 2002, perché non giocai il 5 maggio"
Udinese-Juve, Pineda rivela: “Scudetto 2002, perché non giocai il 5 maggio”

Il terzino argentino Mauricio Pineda ha ricordato perché non è sceso in campo nell’ultima giornata di Serie A il 5 maggio 2002. Allora giocava nell‘Udinese, che affrontava la Juventus mentre l’Inter si sarebbe sfaldata all’Olimpico contro la Lazio.

Alcuni giorni prima della partita, ha detto al quotidiano La Nacion, Pineda ha avvertito lo staff che non avrebbe giocato. “Sono sempre stato chiaro” ha detto Pineda, che con la maglia della nazionale ha preso parte alle Olimpiadi di Atlanta e ai Mondiali di Francia ’98, prima di trasferirsi in Italia. E’ rimasto cinque anni in Serie A, tra il 1998 e il 2003, tra Udine, Napoli e Cagliari. Ma il 5 maggio 2002 gli rimane un giorno indigesto.

Leggi anche – Materazzi festeggia il suo 5 maggio: post su Instagram che scatena i tifosi

Pineda, il ricordo del 5 maggio 2002

Pineda, il ricordo del 5 maggio 2002
Pineda, il ricordo del 5 maggio 2002

L’Udinese, ha raccontato Pineda, “aveva centrato già la salvezza una settimana prima. La Juventus, invece, doveva vincere a tutti i costi per sperare nello scudetto, visto che l’inter era prima in classifica. Io non volevo fare biscotti e decisi di non giocare. Su questo sono sempre stato chiaro” ha detto Pineda.

L’argentino ha dichiarato che prima di quella sfida aveva sempre giocato titolare, anche se le presenze dal primo minuto sono state in realtà appena 15, meno della metà. Era in campo, comunque, nella sfida contro il Lecce della domenica precedente con cui l’Udinese aveva festeggiato la matematica salvezza.

Oggi ha completamente rotto con il calcio. Si è ritirato a 29 anni, vice in un piccolo paese al confine del Brasile. Ha scelto uno stile di vita totalmente diverso, ha raccontato. Ma il 5 maggio 2002 resta un ricordo ancora difficile da cancellare.

Leggi anche – Inter, Ronaldo rivela: “Colpa di Cuper, non volevo lasciare”

Gestione cookie