Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato importanti dichiarazioni sul suo futuro al Milan e ha commentato le voci sul possibile arrivo di Ralf Rangnick
E’ il trascinatore di un Milan in forma smagliante: Zlatan Ibrahimovic ha permesso ai rossoneri di lottare da protagonista per un posto in Europa League e di battere consecutivamente Juventus e Lazio, le prime due della classe. L’attaccante svedese, arrivato a gennaio a parametro zero, dopo il successo in rimonta con i bianconeri disse: “Se fossi arrivato a settembre avremmo vinto lo scudetto”. La solita spavalderia che lo contraddistingue, unita alle sue doti tecniche e da leader indiscutibili anche a 38 anni.
Il centravanti, in occasione di uno spot con Diletta Leotta per un’applicazione di fitness, ha rilasciato un’intervista a Sportweek e la Gazzetta dello Sport ne ha riportato un estratto in anteprima nell’edizione odierna del quotidiano. Diversi i temi trattati, sopratutto quelli relativi al suo futuro e al rapporto con la dirigenza del Milan attuale. Non mancano dichiarazioni pungenti e sincere, tipiche dello stile Ibrahimovic.
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Ibrahimovic, la rivelazione sul futuro al Milan e le parole su Rangnick
In apertura, Ibra ha subito chiarito un aspetto fondamentale per il suo futuro: “Io gioco per vincere qualcosa oppure me ne sto a casa. Non sono un giocatore da Europa League, così come il Milan non è un club da Europa League”. Il centravanti svedese ha poi spiegato cosa l’abbia spinto a scegliere i rossoneri: “La passione, sto giocando gratis”, poi ha aggiunto: “Mi hanno detto che era troppo facile chiudere la carriera in America e allora sono voluto tornare nel Milan. Il Covid ha fermato tutto e ho pensato che qualcuno volesse che io non smettessi mai, ma per fortuna siamo tornati in campo. Si è messo di mezzo anche il polpaccio, dopo due giorni ero pronto a tornare ma non hanno voluto rischiare”.
Ibrahimovic è poi tornato a parlare di futuro e si è concentrato sulla figura di Ivan Gazidis, amministratore delegato dei rossoneri, con cui ha avuto uno scontro verbale nelle scorse settimane: “La mia non è cattiveria, ma ho bisogno di avere spiegazioni sul mio futuro e su quello del club”. Poi ha continuato: “Vedremo come sto tra due mesi e cosa succede alla squadra. Sono onesto, se la situazione è questa è difficile che io resti al Milan il prossimo anno”.
Parole dure da digerire per i tifosi rossoneri, che aspettano di conoscere l’ufficialità dell’arrivo di Ralf Rangnick nella società. Proprio sull’allenatore tedesco, Ibra ha dichiarato: “Chi è? Non so assolutamente chi sia“. Infine il centravanti ha parlato di possibili destinazioni future, lasciando aperte tutte le porte: “Non so se ci sarà mai un altro club dopo il Milan. Vado solo in un posto dove comando. Ho ancora troppa passione per quello che faccio”.
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