Serie A, guarda la sintesi della sfida tra Genoa e Napoli. Gli azzurri, dopo una rete annullata in avvio, passano con Mertens. Pareggia Goldaniga, risolve Lozano.
Gattuso, trenta e lode. Trenta, come i punti ottenuti nelle 16 partite da allenatore del Napoli, quarto in Serie A in questo lasso di tempo. Gli azzurri, che in casa del Genoa non perdono dal 2012, vincono 2-1 con i gol di Mertens e Lozano, inframmezzati dal pareggio su calcio d’angolo di Goldaniga. Nicola non risolve il tabù Napoli, una delle tre squadre con Juve e Parma contro cui ha sempre perso in Serie A. I rossoblù infilano la quarta sconfitta interna consecutiva in Serie A: era successo solo nel dicembre 2012 e nel novembre 1959. Il Genoa resta terzultimo, il Napoli rimane davanti al Milan a quota 51 punti.
Un lungo consulto al VAR, prima dei soli assistenti e poi dell’arbitro allo schermo, porta ad annullare il gol al 7′ di Elmas. La rete matura al termine di un’azione insistita con una serie di rimpalli, tanto che Perin, alla 200ma in Serie A, urla ai suoi difensori di metterci più cattiveria. Ma nel corso dell’azione Manolas tocca di mano, e non farà che aumentare le polemiche dopo il gol annullato a Simeone del Cagliari contro l’Atalanta. A norma di regolamento, il tocco è punibile, ma la severità su questo tipo di infrazioni in area continuerà a far discutere.
Gattuso chiede agli attaccanti di iniziare il pressing contro un Genoa che per i primi venti minuti fatica a uscire dalla propria metà campo. I rossoblù devono contenere con tutti gli uomini dietro la linea del pallone per arginare il prolungato possesso del Napoli. Al 21′ Elmas, bravo a smarcarsi e a moltiplicare le linee di passaggio, vede Mertens e gli appoggia un bel pallone: centrale la conclusione dal limite del belga.
Nicola chiede un doppio contributo, nelle due fasi, a Barreca e Cassata sulle fasce. Il Genoa attacca con un 4-4-2 ma difende spesso a cinque con l’ex Torino che diventa quinto a sinistra. Nicola, nel primo break per rinfrescarsi, spiega i movimenti a Schone, spesso indeciso in copertura sulla posizione da tenere. E questo ha concesso, nella prima mezz’ora, più libertà a Lobotka per avviare l’azione.
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Genoa-Napoli, gli highlights del match
Il disordine del centrocampo genoano favorisce le verticalizzazioni tra le linee del Napoli. Prezioso alla mezz’ora l’imbucata di prima di Politano per il diagonale di Mertens: Perin salva il Genoa. Non è da meno Meret, che devia sul palo il destro al volo di Cassata quattro minuti dopo: è il primo squillo importante del Genoa in attacco.
Il Napoli, che ha il più elevato possesso palla della serie A, avvicina il vantaggio con Lobotka, che però con i club non segna dal 2015. Poi lo trova, al tramonto del primo tempo: Insigne ispira Mertens, destro a giro e ottavo gol stagionale per il miglior goleador di tutti i tempi nella storia del club.
Il Genoa guadagna campo in avvio di ripresa. Pinamonti conclude alto, poi al 48′ pareggia Goldaniga che stacca da calcio d’angolo regalato dalla difesa azzurra, schiaccia e incrocia sul palo lontano. Cambia completamente la partita, i rossoblù aggrediscono e sfiorano il raddoppio con Sanabria (tiro largo dal limite). Gattuso sceglie Milik per Mertens e soprattutto Lozano per Politano. Passano due minuti (66′) e il messicano completa una bella azione corale, sfrutta l’assist di Fabian Ruiz e firma il gol della vittoria. Il Genoa accusa il colpo e rischia di subire l’uno-due da ko, ma è notevole l’intervento di Perin sulla conclusione dal limite di Mario Rui destinata al sette.
I cambi rallentano il ritmo nel finale. E il Napoli vince ancora.
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