Il Napoli espugna ‘Marassi’ e si conferma una delle squadre più in forma del momento. Al termine del match Gattuso si è detto soddisfatto, anche se le cose da migliorare non mancano
Il Napoli vince ancora. Dopo il 2-1 rifilato alla Roma, la squadra di Gattuso si ripete, superando con lo stesso punteggio anche il Genoa. Una partita a due facce per gli azzurri. Dopo un primo tempo dominato, chiuso avanti grazie al gol allo scadere di Mertens, nella ripresa, i partenopei staccano la spina, subendo il ritorno del Grifone. I rossoblù pareggiano al 49′ con il colpo di testa vincente di Ghiglione, e il Napoli si scuote. I partenopei tornano a macinare gioco, a creare occasioni e al 66′ tornano in vantaggio grazie alla splendida rete di Lozano. Tre punti pesanti per gli azzurri che tornano al quinto posto a +2 sul Milan e a +3 sulla Roma.
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Al termine del match, ai microfoni di Sky Sport, Gattuso ha commentato così la vittoria dei suoi: “Sono contento della prestazione ma nei primi minuti del secondo tempo sembrava la stesa partita giocata con l’Atalanta. Dobbiamo ripartire dei primi sette otto minuti del secondo tempo di questa sera”. Su Callejon, poi, Gattuso ha detto: “Callejon sono sette anni che indossa questa maglia, era il minimo. È stato bravo lui, è un professionista, siamo fortunati ad allenare giocatori così”.
Sembra che i ragazzi si divertano? “Non mi sembra che si divertano, in questo momento la squadra sta facendo bene siamo contenti ma bisogna migliorare le pause che abbiamo durante le partite. L’obiettivo è creare una mentalità forte vincente, avere meno possibile degli alti e bassi. Dobbiamo dimostrare di essere squadra”.
Cosa vi spinge a giocare con questa voglia? “L’obiettivo è creare una mentalità forte, vincente. Noi dobbiamo guardare la classifica, siamo a 12 punti dall’Atalanta. Ma la squadra è composta da giocatori forti e non possiamo stare a 15 punti dall’Atalanta, questo è quello che dico ai miei giocatori. Dobbiamo guardarla tutti i giorni la classica, vedere quali sono state le cose giuste, sbagliate da quando sono arrivato. Ci piace palleggiare ci piace attaccare la profondità. Non ci interessa palleggiare, ma arrivare negli ultimi 20 metri con qualità arriva al tiro i modo più facile”.
Milik? “Penso che per noi è difficile trovare un giocatore più forte di lui. Quando un giocatore pensa di aver finito un ciclo, bisogna ascoltarlo bene, perché se no ha la testa giusta si fa fatica. Penso che bisogna rispettare quello che dicono i giocatori, da parte nostra c’è grande stima. Osihmen ha caratteristiche diverse, quando arriverà vi spiegherò cosa cambierà”.
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