Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha presentato in conferenza stampa la partita di domani sera contro la Lazio: le sue dichiarazioni sullo stato della squadra e dei singoli giocatori.
Nessuna pausa per il Milan che, dopo il 2-2 con lo Spal, domani sera tornerà già in campo. Nell’anticipo serale della 30a giornata di Serie A i rossoneri faranno visita alla Lazio, priva di Immobile e Caicedo ma in piena corsa per lo scudetto. Una trasferta impegnativa che Stefano Pioli, grande ex della partita, ha presentato nella classica conferenza stampa di vigilia. Di seguito riportiamo le dichiarazioni più importanti e significative riguardo a questa sfida.
Qual’è la condizione di Ibrahimovic, quanti minuti può fare?
“Forse non lo sa nemmeno lui. La sua forma fisica migliorerà aumentando il minutaggio di partita in partita e domani spero di farlo giocare di più. Ieri mi è piaciuto in allenamento, valuterò come impiegarlo”. Ricordiamo che l’attaccante svedese è tornato tra i convocati e in panchina proprio mercoledì scorso contro la Spal, dove è subentrato a circa mezz’ora dalla fine.
Come stanno gli infortunati Castillejo e Theo Hernandez?
“In questo finale di stagione è normale avere questo tipo di problematiche. La rifinitura di stasera sarà decisiva per capire chi potrà essere della partita”.
Domani Paquetà sarà ancora titolare?
“Le mie scelte non saranno condizionate dalle partite precedenti. Ogni volta ha il compito di schierare i migliori undici possibili a livello fisico e mentale”.
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Milan, Pioli non si fida: “Lazio? Anche senza Immobile restano fortissimi”
Nella secondo parte della conferenza, Stefano Pioli spiega i limiti attuali del Milan e ripercorre la sua esperienza alla Lazio, rendendo merito a quello che sta facendo in questa stagione.
Anche la Lazio avrà qualche assenza, può essere un’occasione?
“La Lazio è una squadra fortissima, è reduce da due grandi rimonte e si sta giocando lo scudetto. Sarà una gara molto complicata ma dobbiamo restare lucidi e compatti, avendo sempre fiducia nei nostri mezzi”.
Cosa ricorda del suo passato alla Lazio?
“Eravamo una squadra speciale. Nel primo anno giocavano un calcio divertente, anche grazie all’entusiasmo dei tifosi. Dispiace soltanto per la sconfitta in finale di Coppa Italia. La seconda stagione invece poteva finire diversamente, mi è rimasta un po’ di amarezza”.
Il Milan fatica a vincere con le piccole, quali sono i motivi?
“In Serie A non esistono partite facili anche se ovviamente contro la Spal dovevano segnare più gol, considerando il numero di occasioni create. Dobbiamo essere più convinti e concreti davanti alla porta soprattutto nelle prossime partite (ci sono in fila Lazio, Juventus e Napoli) dove sarà più difficile andare al tiro”
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