Hakimi si è raccontato alla BBC prima del passaggio ufficiale all’Inter. Ha raccontato il suo primo idolo, il ruolo ideale, oltre alle iniziative benefiche durante il lockdown
Achraf Hakimi, primo colpo della nuova Inter, a 21 anni ha già disputato un Mondiale, ha giocato per Borussia Dortmund e Real Madrid ed è stato votato miglior giovane africano dell’anno nel 2018 e 2019. L’esterno marocchino, settimo calciatore africano più costoso di sempre come ha rivelato Transfermarkt, si è raccontato alla BBC prima che fosse ufficiale il suo trasferimento in nerazzurro.
Insieme a Sancho, ha sostenuto il movimento Black lives matter. Insieme hanno mostrato la scritta “Giustizia per George Floyd” su una maglietta durante la partita contro il Paderborn. “E’ importante che tutti prendano posizioni su questioni come la giustizia. Non conta se sei bianco o nero, ricco o povero. Siamo tutti uguali”.
Il nuovo esterno dell’Inter ha anche organizzato un torneo di Fortnite, videogame tra i più celebri al mondo con giocatori professionisti che si scontrano anche in eventi dai montepremi milionari, per raccogliere fondi in modo da aiutare le persone meno fortunate della sua città durante il coronavirus. “Mi ricordo che non avevo nulla quando ero piccolo, mio padre lavorava duro per noi. Ora posso aiutare le persone e cerco di farlo“.
In Bundesliga, spiega la BBC, vanta un piccolo posto nella storia. E’ diventato il giocatore più veloce nella storia del campionato tedesco anche se, dice, “penso che Alphonso Davies del Bayern Monaco abbia raggiunto la mia stessa velocità, 36.2kmh”.
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Da giovane, il giocatore a cui guardava di più, anche per una questione di vicinanza e di uguaglianza di ruolo, era Marcelo, il terzino del Real Madrid. “Giocare accanto a lui era un sogno. Ho firmato da giovanissimo per il Real Madrid, non ci credevo quando mi hanno chiamato” ha detto il marocchino. “Marcelo gioca nella mia stessa posizione. In campo si diverte, ride sempre. Voglio essere come lui”.
Ha giocato in diverse posizioni, ma il suo ruolo naturale resta quello di terzino destro. “Però mi piace andare tutto il tempo all’attacco” conclude. “Mi piace anche giocare come ala, e a volte sento che mi piacerebbe provare anche da attaccante. Ma terzino destro va bene“.
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